Di ritorno dalla Svezia, la precisazione che sviluppa e amplia un pensiero di attuale importanza. Migranti e rifugiati non vivono la stessa condizione.
di Dario Cataldo
Una differenza chiara in merito alle politiche di accoglienza, una distinzione che apre uno scenario che i detrattori di Papa Francesco, forse non si aspettavano. Di ritorno dall'esperienza svedese, il Sommo Pontefice afferma: " "Si deve distinguere tra migrante e rifugiato; il migrante viene trattato con certe regole e che invece il rifugiato viene da una situazione di guerra, di angoscia, terribile, lo status del rifugiato ha bisogno di più cura".
L'accoglienza ai migranti è ammissibile nella misura in cui esistono disponibilità e pianificazione, sintetizza Papa Bergoglio, il quale ammette: "L'Europa si è fatta di migrazioni, in questo senso i paesi che chiudono le frontiere credo che in teoria non si può chiudere il cuore a un rifugiato, ma serve anche la prudenza dei governanti: devono essere molto aperti a ricevere ma anche fare il calcolo di come poter sistemarli, perché non solo un rifugiato lo si deve ricevere, ma lo si deve integrare e se un paese ha una capacità carente, diciamo così di integrazione, faccia fino a questo, altro di più, altro di più, ma sempre il cuore aperto: non è umano chiudere le porte, non è umano chiudere il cuore, e alla lunga questo si paga, si paga politicamente come anche si può pagare politicamente una imprudenza nei calcoli, ricevere più di quelli che si possono integrare".
di Dario Cataldo
Una differenza chiara in merito alle politiche di accoglienza, una distinzione che apre uno scenario che i detrattori di Papa Francesco, forse non si aspettavano. Di ritorno dall'esperienza svedese, il Sommo Pontefice afferma: " "Si deve distinguere tra migrante e rifugiato; il migrante viene trattato con certe regole e che invece il rifugiato viene da una situazione di guerra, di angoscia, terribile, lo status del rifugiato ha bisogno di più cura".
L'accoglienza ai migranti è ammissibile nella misura in cui esistono disponibilità e pianificazione, sintetizza Papa Bergoglio, il quale ammette: "L'Europa si è fatta di migrazioni, in questo senso i paesi che chiudono le frontiere credo che in teoria non si può chiudere il cuore a un rifugiato, ma serve anche la prudenza dei governanti: devono essere molto aperti a ricevere ma anche fare il calcolo di come poter sistemarli, perché non solo un rifugiato lo si deve ricevere, ma lo si deve integrare e se un paese ha una capacità carente, diciamo così di integrazione, faccia fino a questo, altro di più, altro di più, ma sempre il cuore aperto: non è umano chiudere le porte, non è umano chiudere il cuore, e alla lunga questo si paga, si paga politicamente come anche si può pagare politicamente una imprudenza nei calcoli, ricevere più di quelli che si possono integrare".
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