Tensione altissima tra Damasco ed Ankara dopo il susseguirsi di ripetuti incidenti che potrebbero provocare un'escalation e uno scontro più ampio tra i due eserciti.
di Patrizio Ricci
Ieri l'esercito siriano coadiuvato dalle 'Forze Nazionali di autodifesa' (formate da cittadini volontari che combattono per proteggere localmente le proprie città), stava conducendo un'azione militare contro i terroristi di Fateh al-Sham (al Nusra affiliato ad al Qaeda) e le milizie filoturche nella provincia di Mara situata nel governatorato di Latakia. I miliziani filoturchi in particolare, compiono azioni di terrorismo nella provincia di Latakia e ed agiscono con il determinante appoggio logistico del governo turco.
A nord della Siria le milizie filo-turche, sono le stesse che combattono Isis (sempre con il supporto dell'esercito turco). Ieri pomeriggio, i miliziani filo-turchi erano in difficoltà per la pressione esercitata dall'avanzata dell'esercito siriano (SAA). E' a quel punto che gli obici pesanti dell'artiglieria turca sono entrati in azione dal di là del confine contro SAA per aiutare i terroristi sponsorizzati. L'episodio segue l'uccisione (avvenuta il 22 novembre) di tre militare turchi al seguito delle loro unità che si trovano in territorio siriano a nord di Aleppo. Gli aerei siriani hanno colpito le loro posizioni nel corso di un raid diretto contro le posizioni di Isis nella zona di al-Bab Plateau e Deir Hafer Plains. E' probabile che si sia trattato di un errore ma le autorità siriane non hanno voluto commentare l'accaduto.
Nei giorni precedenti la Siria ha più volte detto che l'ingresso delle forze turche è illegale.
di Patrizio Ricci
Ieri l'esercito siriano coadiuvato dalle 'Forze Nazionali di autodifesa' (formate da cittadini volontari che combattono per proteggere localmente le proprie città), stava conducendo un'azione militare contro i terroristi di Fateh al-Sham (al Nusra affiliato ad al Qaeda) e le milizie filoturche nella provincia di Mara situata nel governatorato di Latakia. I miliziani filoturchi in particolare, compiono azioni di terrorismo nella provincia di Latakia e ed agiscono con il determinante appoggio logistico del governo turco.
A nord della Siria le milizie filo-turche, sono le stesse che combattono Isis (sempre con il supporto dell'esercito turco). Ieri pomeriggio, i miliziani filo-turchi erano in difficoltà per la pressione esercitata dall'avanzata dell'esercito siriano (SAA). E' a quel punto che gli obici pesanti dell'artiglieria turca sono entrati in azione dal di là del confine contro SAA per aiutare i terroristi sponsorizzati. L'episodio segue l'uccisione (avvenuta il 22 novembre) di tre militare turchi al seguito delle loro unità che si trovano in territorio siriano a nord di Aleppo. Gli aerei siriani hanno colpito le loro posizioni nel corso di un raid diretto contro le posizioni di Isis nella zona di al-Bab Plateau e Deir Hafer Plains. E' probabile che si sia trattato di un errore ma le autorità siriane non hanno voluto commentare l'accaduto.
Nei giorni precedenti la Siria ha più volte detto che l'ingresso delle forze turche è illegale.
I
tiri di artiglieria turchi rappresentano un caso gravissimo. L'esercito
turco in territorio siriano è presente in modo del tutto abusivo. La
sua presenza ha trovato una falsa giustificazione nella lotta al
terrorismo giacchè anche le pietre sanno che ha fomentato e fomenta i
filoturchi contro Damasco. Ankara in passato ha lucrato con il commercio del petrolio con Desh a prezzi stracciati permettendo il passaggio dei miliziani attraverso il suo territorio.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.