Alle 3 di notte c'era stata una sparatoria a Sesto S.Giovanni. La conferma dal Ministero dell'Interno.
L’uomo ucciso questa notte nel Milanese durante un conflitto a fuoco con la Polizia è Anis Amri, l'attentatore di Berlino che ha ucciso 12 persone a bordo di un camion. Secondo le prime informazioni l'uomo, durante un normale controllo stradale in piazza I Maggio a Sesto S.Giovanni intorno alle 3 della notte scorsa, ha estratto una pistola e sparato agli agenti di una Volante che hanno risposto al fuoco uccidendolo. Il giovane avrebbe urlato "Allah akbar".
Si attende ora la conferma da parte del Viminale. In corso la conferenza stampa del ministro Minniti: "Questa notte a s.san giovanni alle 3 del mattino nel corso di normale attività di controllo del territorio una pattuglia della polizia stato ha fermato una persona che si aggirava con fare sospetto. Fermato, l'uomo senza esitare ha estratto una pistola e ha sparato nei confronti dell'agente di polizia che aveva chiesto i documenti, Cristian Mobio. La pattuglia ha reagito al fuoco, fortunatamente l'agente è stato colpito in parti non vitali, è in ospedale ma non in pericolo di vita.
Ha proseguito il ministro: "Gli operatori hanno reagito e la persona che ha aggredito è stata uccisa.
la pattuglia era formata anche dall'agente Luca Scatà, illeso. La persona uccisa è risultata essere senza ombra di dubbio Anis Amri". Ha concluso: "L'Italia può essere orgogliosa del servizio d'ordine del nostro paese". Ringraziando tutti per "l'elevato livello di controllo del territorio".
La Volante si sarebbe fermata in piazza per un controllo. L'uomo, che era a piedi, alla richiesta di mostrare i documenti avrebbe tirato fuori una pistola dallo zaino e avrebbe sparato a un poliziotto, colpendolo a una spalla. A quel punto un agente in prova, con 9 mesi di servizio, lo ha ucciso. L'uomo non aveva con sé i documenti. Il poliziotto colpito alla spalla è stato portato all'ospedale di Monza: le sue condizioni non sarebbero gravi.
La conferma dell'identità dell'attentatore è arrivata dall'antiterrorismo milanese, confrontando le impronte dell'uomo.
Amri sarebbe passato dalla Francia, dalla Savoia, per arrivare a Torino ed infine nel milanese, dove la corsa ha trovato la sua fine.
L’uomo ucciso questa notte nel Milanese durante un conflitto a fuoco con la Polizia è Anis Amri, l'attentatore di Berlino che ha ucciso 12 persone a bordo di un camion. Secondo le prime informazioni l'uomo, durante un normale controllo stradale in piazza I Maggio a Sesto S.Giovanni intorno alle 3 della notte scorsa, ha estratto una pistola e sparato agli agenti di una Volante che hanno risposto al fuoco uccidendolo. Il giovane avrebbe urlato "Allah akbar".
Si attende ora la conferma da parte del Viminale. In corso la conferenza stampa del ministro Minniti: "Questa notte a s.san giovanni alle 3 del mattino nel corso di normale attività di controllo del territorio una pattuglia della polizia stato ha fermato una persona che si aggirava con fare sospetto. Fermato, l'uomo senza esitare ha estratto una pistola e ha sparato nei confronti dell'agente di polizia che aveva chiesto i documenti, Cristian Mobio. La pattuglia ha reagito al fuoco, fortunatamente l'agente è stato colpito in parti non vitali, è in ospedale ma non in pericolo di vita.
Ha proseguito il ministro: "Gli operatori hanno reagito e la persona che ha aggredito è stata uccisa.
la pattuglia era formata anche dall'agente Luca Scatà, illeso. La persona uccisa è risultata essere senza ombra di dubbio Anis Amri". Ha concluso: "L'Italia può essere orgogliosa del servizio d'ordine del nostro paese". Ringraziando tutti per "l'elevato livello di controllo del territorio".
La Volante si sarebbe fermata in piazza per un controllo. L'uomo, che era a piedi, alla richiesta di mostrare i documenti avrebbe tirato fuori una pistola dallo zaino e avrebbe sparato a un poliziotto, colpendolo a una spalla. A quel punto un agente in prova, con 9 mesi di servizio, lo ha ucciso. L'uomo non aveva con sé i documenti. Il poliziotto colpito alla spalla è stato portato all'ospedale di Monza: le sue condizioni non sarebbero gravi.
La conferma dell'identità dell'attentatore è arrivata dall'antiterrorismo milanese, confrontando le impronte dell'uomo.
Amri sarebbe passato dalla Francia, dalla Savoia, per arrivare a Torino ed infine nel milanese, dove la corsa ha trovato la sua fine.
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