Gli
Usa accusano la Russia di 'ingerenza' ma loro stessi hanno spiato gli
alleati europei, hanno creato le primavere 'arancioni' e fomentato colpi
di stato.
di Patrizio Ricci
Obama ha emesso il 29 di dicembre un provvedimento esecutivo di esplulsione nei confronti di 35 diplomatici russi legati ai servizi segreti . L'accusa, come noto è quella di aver sottratto dati dai computer di Hillary Clinton per avvantaggiare l'avversario Donald Trump. Il provvedimento di espulsione è stato però preso prima che la commissione federale che stava indagando sul caso, si esprimesse in proposito.
Come risposta a questo provvedimento, il ministro degli esteri russo Lavrov aveva approntato un pacchetto di possibili iniziative, nei confronti di interessi americani in Russia. Tuttavia a fronte di tale proposta, il presidente Putin ha preferito non adottare nessuna contromisura: Putin ha ritenuto preferibile dare fiducia alla nuova squadra presidenziale con ulteriore gesto di buona volontà. E' chiaro infatti che una eventuale risposta russa avrebbe deteriorato ancor di più i rapporti bilaterali russo-americani ed in questo modo Obama avrebbe centrato in pieno il suo obiettivo.
Si tenga presente però che l'accusa di hackeraggio non è consistita nella falsificazione di dati elettorali e tanto meno della diffusione di notizie false, bensì di aver reso pubblico agli americani il comportamento fraudolento della Clinton nei confronti dell'altro candidato democratico Bernie Sanders.
La credibilità della Clinton è venuta meno essenzialmente per il contenuto delle rivelazioni di Wikileaks e non certo per i metodi usati che sono quelli comunemente usati tra candidati. La russo-fobia però è riuscita a distogliere lo sguardo dal dato che la Clinton, per vincere le primarie del partito democratico, ha boicottato slealmente il collega.
In definitiva, si guarda l'albero e non la foresta: per 'par condicio', riguardo alle accuse di ingerenza della Russia negli affari interni degli Stati Uniti, bisognerebbe approfondire l'attività che la National Endowment for Democracy (NED) fa da decenni in Russia ed in tutto il mondo. Il lavoro della NED è quello di continuare a fare l'attività fatta normalmente della CIA, in quella che viene definita in gergo 'guerra fredda culturale' che si serve all'uopo, di migliaia di Ong in tutto il mondo, come US AID.
In sostanza la NED si preoccupa di sovvertire qualsiasi regime non in accordo con l'egemonia globale degli USA. Obiettivo primario della NED rimane la Russia e ha fomentato 'rivoluzioni colorate' nelle repubbliche ex-sovietiche. In Ucraina, dal 2011 al 2014, la NED per rovesciare il governo legalmente eletto ed allo scopo di mettere al governo i propri uomini, ha finanziato le opposizioni per 14.000.000 di dollari . Inoltre la NED ha tentato di interferire nella politica russa per far eleggere gli uomini più inclini alla politica americana all'interno dello stesso governo russo.
Ma tali ingerenze non sono solo nei confronti dei nemici storici: lo spionaggio è stato fatto dagli USA anche nei confronti dei propri alleati europei francesi, tedeschi ed italiani: sono episodi che in varie epoche hanno guadagnato gli onori delle cronache e sono noti a tutti. Tuttavia Obama, aiutato dai media, ha voluto 'rigirare la frittata'.
di Patrizio Ricci
Obama ha emesso il 29 di dicembre un provvedimento esecutivo di esplulsione nei confronti di 35 diplomatici russi legati ai servizi segreti . L'accusa, come noto è quella di aver sottratto dati dai computer di Hillary Clinton per avvantaggiare l'avversario Donald Trump. Il provvedimento di espulsione è stato però preso prima che la commissione federale che stava indagando sul caso, si esprimesse in proposito.
Come risposta a questo provvedimento, il ministro degli esteri russo Lavrov aveva approntato un pacchetto di possibili iniziative, nei confronti di interessi americani in Russia. Tuttavia a fronte di tale proposta, il presidente Putin ha preferito non adottare nessuna contromisura: Putin ha ritenuto preferibile dare fiducia alla nuova squadra presidenziale con ulteriore gesto di buona volontà. E' chiaro infatti che una eventuale risposta russa avrebbe deteriorato ancor di più i rapporti bilaterali russo-americani ed in questo modo Obama avrebbe centrato in pieno il suo obiettivo.
Si tenga presente però che l'accusa di hackeraggio non è consistita nella falsificazione di dati elettorali e tanto meno della diffusione di notizie false, bensì di aver reso pubblico agli americani il comportamento fraudolento della Clinton nei confronti dell'altro candidato democratico Bernie Sanders.
La credibilità della Clinton è venuta meno essenzialmente per il contenuto delle rivelazioni di Wikileaks e non certo per i metodi usati che sono quelli comunemente usati tra candidati. La russo-fobia però è riuscita a distogliere lo sguardo dal dato che la Clinton, per vincere le primarie del partito democratico, ha boicottato slealmente il collega.
In definitiva, si guarda l'albero e non la foresta: per 'par condicio', riguardo alle accuse di ingerenza della Russia negli affari interni degli Stati Uniti, bisognerebbe approfondire l'attività che la National Endowment for Democracy (NED) fa da decenni in Russia ed in tutto il mondo. Il lavoro della NED è quello di continuare a fare l'attività fatta normalmente della CIA, in quella che viene definita in gergo 'guerra fredda culturale' che si serve all'uopo, di migliaia di Ong in tutto il mondo, come US AID.
In sostanza la NED si preoccupa di sovvertire qualsiasi regime non in accordo con l'egemonia globale degli USA. Obiettivo primario della NED rimane la Russia e ha fomentato 'rivoluzioni colorate' nelle repubbliche ex-sovietiche. In Ucraina, dal 2011 al 2014, la NED per rovesciare il governo legalmente eletto ed allo scopo di mettere al governo i propri uomini, ha finanziato le opposizioni per 14.000.000 di dollari . Inoltre la NED ha tentato di interferire nella politica russa per far eleggere gli uomini più inclini alla politica americana all'interno dello stesso governo russo.
Ma tali ingerenze non sono solo nei confronti dei nemici storici: lo spionaggio è stato fatto dagli USA anche nei confronti dei propri alleati europei francesi, tedeschi ed italiani: sono episodi che in varie epoche hanno guadagnato gli onori delle cronache e sono noti a tutti. Tuttavia Obama, aiutato dai media, ha voluto 'rigirare la frittata'.
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