sabato, dicembre 31, 2016
Sbarca in rete il software per effettuare le successioni con un click. Dal 23 gennaio 2017 – secondo quanto evidenzia una nota dell’Agenzia delle Entrate, i contribuenti potranno presentare la dichiarazione di successione e domanda di volture catastali direttamente online.

di Mariangela Tessa

WSI - Per farlo, si potrà utilizzare l’applicativo disponibile sul sito internet dell’Agenzia, installare sulla propria postazione di lavoro il software di compilazione, compilare il file, allegare i documenti, salvare, accedere ai servizi telematici ed inviare.

Grazie a questa novità, sarà possibile visualizzare la dichiarazione presentata non solo sul cassetto fiscale del dichiarante, ma anche in quello dei coeredi e dei chiamati.

Il nuovo modello di successione e domanda di volture catastali, spiega l’Agenzia, realizza un importante passo verso la semplificazione degli adempimenti amministrativi e sarà opzionale fino al 31 dicembre 2017 e obbligatorio dal primo gennaio 2018.

La presentazione potrà avvenire in via telematica direttamente dai contribuenti abilitati ai servizi telematici o tramite gli intermediari abilitati nonché l’ufficio territoriale dell’agenzia delle Entrate competente per la lavorazione del modello stesso.

Quanto al pagamento dovuto dal contribuente, il nuovo software è in grado di calcolare le imposte ipotecarie, catastali e i tributi speciali, che si possono versare in autotassazione direttamente online, tramite addebito in conto corrente; nel caso in cui il dichiarante si avvalga, per la presentazione del modello in formato digitale, dell’ufficio territoriale competente dell’agenzia delle Entrate, sarà possibile pagare le somme dovute anche con modello F24.

Secondo quanto spiega il Sole 24 Ore:

Il nuovo modello digitale è composto di due “fascicoli”: il primo è da compilare in tutti i casi, in quanto contiene le informazioni essenziali ai fini della predisposizione del modello, mentre il secondo va predisposto solo in presenza di particolari beni mobili e immobili.

In generale, nel primo, oltre ai dati identificativi del defunto e dei beneficiari dell’eredità, devono essere indicati, ove presenti, i dati relativi ai beni immobili (terreni e fabbricati), i documenti comprovanti le passività, i documenti da allegare e le dichiarazioni sostitutive richieste per legge.

Nel secondo fascicolo, invece, andranno indicate ulteriori categorie di beni, non compresi nel primo, quali, ad esempio, i beni immobili iscritti al catasto tavolare, gli aeromobili, le imbarcazioni e le donazioni fatte in vita dal defunto.




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