Canada, Strage in moschea: il Consiglio mondiale delle Chiese predica l'unità di fronte alla brutalità
Appello del segretario generale del Consiglio mondiale delle Chiese, il Rev. Olav Fykse Tveit, all’indomani del terribile attacco alla Grande Moschea di Quebec City: "di fronte alla brutalità, la famiglia umana deve rimanere unita".
di Dario Cataldo
Un terribile attacco alla libertà di culto, che mina certezze religiose che in ambito occidentale cominciano a destare preoccupazione. Il Rev. Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio mondiale delle Chiese, in merito all'attacco alla Grande Moschea di Quebec City afferma: "Di fronte a questa brutalità, la famiglia umana, tutte le persone di fede e di buona volontà, devono stare insieme e impegnarsi a rispettare e prendersi cura l’uno dell’altro, a proteggersi vicendevolmente e prevenire ogni violenza".
In un comunicato diffuso per esprimere la solidarietà di tutte le Chiese cristiane del mondo, il Reverendo esprime il cordoglio per "coloro che sono in lutto o sono rimasti feriti in questo attacco scioccante. Il principio della libertà di religione e di credo per tutte le persone - continua il Religioso - deve essere affermato e protetto in Canada, e in tutto il mondo, come una responsabilità etica e giuridica fondamentale dei governi”.
Conclude il comunicato: “Nel nostro mondo di oggi, ogni ricorso alla violenza in nome della religione o motivata dalla religione è assolutamente inaccettabile e pericolosa”.
di Dario Cataldo
Un terribile attacco alla libertà di culto, che mina certezze religiose che in ambito occidentale cominciano a destare preoccupazione. Il Rev. Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio mondiale delle Chiese, in merito all'attacco alla Grande Moschea di Quebec City afferma: "Di fronte a questa brutalità, la famiglia umana, tutte le persone di fede e di buona volontà, devono stare insieme e impegnarsi a rispettare e prendersi cura l’uno dell’altro, a proteggersi vicendevolmente e prevenire ogni violenza".
In un comunicato diffuso per esprimere la solidarietà di tutte le Chiese cristiane del mondo, il Reverendo esprime il cordoglio per "coloro che sono in lutto o sono rimasti feriti in questo attacco scioccante. Il principio della libertà di religione e di credo per tutte le persone - continua il Religioso - deve essere affermato e protetto in Canada, e in tutto il mondo, come una responsabilità etica e giuridica fondamentale dei governi”.
Conclude il comunicato: “Nel nostro mondo di oggi, ogni ricorso alla violenza in nome della religione o motivata dalla religione è assolutamente inaccettabile e pericolosa”.
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