martedì, gennaio 17, 2017
Ancora emergenza nel capoluogo ligure. Rientrati i 300 sfollati di Pegli.

L'incendio che ha devastato la collina sopra sant'Ilario, a Nervi, potrebbe esser stato accidentalmente causato da un fuoco acceso da alcuni operai a lavoro, mentre il rogo di Pegli avrebbe origini quasi certamente dolose. Attualmente il fronte critico è la Val Brevenna e il quartiere "Giardino" di Pegli. Ma anche nel Levante di Genova la situazione non è risolta a causa del forte vento che ostacola anche il lavoro dei Canadair. I focolai sono attivi su Monte Moro. Al momento sono in azione 143 vigili del Fuoco e 5 velivoli.

C'è un indagato per l'incendio scoppiato a Nervi e che ha devastato le colline circostanti. Il pm Cristina Camaiori ha iscritto nel registro degli indagati un operaio di 45 anni che lavora per una società che svolge appalti per Autostrade. L'uomo, secondo i carabinieri forestali, stava lavorando alla sistemazione di un paramasso sulla A12 nei pressi dell'area di servizio di Sant'Ilario quando gli è caduto il flessibile. Dall'utensile sarebbero partite le scintille che hanno innescato il rogo. E' accusato di incendio colposo. Al vaglio la posizione di altri due colleghi.

Sono tutti rientrati gli oltre 300 sfollati costretti a abbandonare la propria abitazione a Pegli, a causa del vasto incendio sulle colline del piccolo comune genovese. Alle 14, però, i vigili del Fuoco hanno fatto evacuare da altre 5 villette di via Assarino altrettante famiglie con i loro animali, visto che il fuoco si stava pericolosamente avvicinando. Intanto, dal Coc del Comune di Genova arriva la comunicazione che in tutto sono attivi 50 volontari anti-incendio boschivo nel levante e 50 nel ponente per le operazioni di spegnimento delle fiamme. Il Comune di Genova inoltre raccomanda lo sgombero delle strade dai veicoli per non ostacolare il lavoro dei mezzi antincendio.


"La situazione è difficile, ma sotto controllo". Lo ha detto il governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti, durante il sopralluogo nella zona di Pegli, aggiungendo che "nonostante il forte vento che alimenta le fiamme e rallenta gli interventi aerei, stiamo proteggendo case e aziende. Gli incendiari sono terroristi ambientali da punire in modo esemplare". Il governatore ligure è intervenuto anche sulla decisione dell'accorpamento della Forestale con i carabinieri, da tempo in cantiere ed ora in atto: "Gli incendi ci sono sempre stati. Noi stiamo lavorando anche per fare fronte ai tagli del governo".

Il prefetto di Genova Fiamma Spena ha confermato la dichiarazione dello stato di massima pericolosità e ha specificato che le autostrade sono tutte riaperte, ma che se si dovessero ricreare situazioni di pericolo il traffico verrà sospeso di nuovo anche in considerazione "di un quadro meteo impegnativo", che prevede venti forti di burrasca ancora per 24 ore.


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