venerdì, gennaio 20, 2017
Ricerche senza sosta. I Vigili del Fuoco: "Sono vivi!"

Sono state trovate vive 8 persone all'Hotel "Rigopiano" a Farindola sul Gran Sasso, spazzato via da una slavina di immense proporzioni. Tra i sopravvissuti c'è un bambino. Sono state estratte vive finora una donna e la figlia, rimaste 43 ore sotto le macerie. Entrambe sembrerebbero in condizioni discrete. "Erano felicissime, senza parole", racconta un soccorritore. Al momento gli altri superstiti sono ancora sotto le macerie - si trovano sotto ad un solaio - e i vigili del fuoco hanno più volte parlato con loro.

"Sono vivi, stiamo lavorando con i colleghi della Toscana e del Piemonte per tirarli fuori, ma sono vivi". E' la prima comunicazione con cui viene annunciato che sotto le macerie ci sono sopravvissuti, tra un vigile del fuoco che sta operando tra le macerie dell'Hotel Rigopiano e l'elicotterista. "Ritrovati sei vivi", ripete l'elicotterista, "grazie caporeparto, sto risalendo". Subito dopo la richiesta da terra: "Servono coperte ed elicotteri per portarli via perché comunque non sono in perfette condizioni". I soccorritori hanno lavorato per tutta la scorsa notte, in condizioni estreme, alla ricerca della trentina di dispersi.

Il primo contatto con il gruppo è stato poco dopo le 11. I sopravvissuti, per restare vivi hanno acceso il fuoco e sono riusciti a trovare anche qualcosa da mangiare. Hanno raccontato i soccorritori che si sentiva puzza e c'era fumo che usciva.

Il racconto del soccorritore. "Appena ci hanno visto erano felicissime e non sono riuscite a parlare. Dagli occhi si capiva che erano sconvolte positivamente per averci visto". Cosi il soccorritore alpino della Guardia di Finanza Marco Bini racconta gli attimi del salvataggio della mamma e della figlia. "Le abbiamo trovate nel vano cucina, e poi abbiamo salvato le altre persone", dice Bini: "Probabilmente oltre ad accendere un fuoco avevano qualcosa da mangiare con loro". "La speranza ora è quella di ritrovare altre persone in vita anche se non abbiamo avuto altri segnali o sentito rumori".

Intanto, i carabinieri di Pescara sono in Provincia per acquisire tutti i documenti che possono interessare le indagini. Si tratta di tutte le carte relative ai piani di emergenza e soccorso dell'area Vestina, da Penne verso la montagna, predisposte e attuate dalla Provincia. Richieste, movimenti, organizzazione di spalaneve, turbine, richieste di soccorso e quanto riguarda la viabilità di quella zona.


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