Papa Francesco ha espresso la sua "vicinanza spirituale ai feriti e a quanti soffrono le conseguenze” dei devastanti incendi che stanno colpendo in questi giorni le regioni centrali del Cile. Finora sono morte sei persone: 2 poliziotti e quattro vigili del fuoco. Il servizio di Sergio Centofanti:
Radio Vaticana - In un messaggio a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin inviato al presidente della Conferenza Episcopale del Cile, mons. Santiago Silva, il Papa assicura le sue preghiere per i defunti, invocando da Dio “forza e consolazione” per coloro che sono colpiti da questa calamità. Prega, quindi, il Signore che “ispiri in tutti sentimenti di solidarietà, perché in questi momenti così difficili collaborino efficacemente, con generosità e carità, ad alleviare il dolore e a superare le avversità”.
Si tratta di uno dei più violenti incendi degli ultimi decenni in Cile, che sta vivendo un’estate particolarmente calda e ventosa. Sono interessati 2.380 chilometri quadrati, nelle regioni scarsamente popolate di O’Higgins e El Maule, a sud della capitale Santiago. Le autorità cilene hanno dichiarato lo stato di emergenza: oltre quattromila persone sono state evacuate dalle loro case. Bruciati migliaia di ettari di boschi, morti numerosi capi di bestiame.
Il Cile ha lanciato un appello agli altri Paesi americani affinché forniscano aerei ed elicotteri per spegnere le fiamme. Dagli Stati Uniti è arrivato un Boeing 747 con la capacità di trasportare circa 22 volte il carico di acqua di un normale aereo antincendio. Il governo ha avviato un’indagine perché sembra che alcuni incendi siano stati appiccati volontariamente.
Radio Vaticana - In un messaggio a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin inviato al presidente della Conferenza Episcopale del Cile, mons. Santiago Silva, il Papa assicura le sue preghiere per i defunti, invocando da Dio “forza e consolazione” per coloro che sono colpiti da questa calamità. Prega, quindi, il Signore che “ispiri in tutti sentimenti di solidarietà, perché in questi momenti così difficili collaborino efficacemente, con generosità e carità, ad alleviare il dolore e a superare le avversità”.
Si tratta di uno dei più violenti incendi degli ultimi decenni in Cile, che sta vivendo un’estate particolarmente calda e ventosa. Sono interessati 2.380 chilometri quadrati, nelle regioni scarsamente popolate di O’Higgins e El Maule, a sud della capitale Santiago. Le autorità cilene hanno dichiarato lo stato di emergenza: oltre quattromila persone sono state evacuate dalle loro case. Bruciati migliaia di ettari di boschi, morti numerosi capi di bestiame.
Il Cile ha lanciato un appello agli altri Paesi americani affinché forniscano aerei ed elicotteri per spegnere le fiamme. Dagli Stati Uniti è arrivato un Boeing 747 con la capacità di trasportare circa 22 volte il carico di acqua di un normale aereo antincendio. Il governo ha avviato un’indagine perché sembra che alcuni incendi siano stati appiccati volontariamente.
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