Uno studio dimostrerebbe i danni all'udito.
InformaSalus - Un uso eccessivo e prolungato di paracetamolo o ibuprofene (due a settimana per più di sei anni) può compromettere l'udito in modo permanente. Il riferimento è a farmaci di uso comune come antidolorifici alla stregua dell'antipiretico paracetamolo, dell'antiinfiammatorio non steroideo ibuprofene o dell'aspirina. È quanto emerge da uno studio (1) del Brigham and Women's Hospital condotto su su 55 mila donne tra i 44 e i 69 anni pubblicato sul 'Journal of Epidemiology'.
Secondo gli scienziati l'abuso di antidolorifici sarebbe responsabile di 1 caso su 20 di sordità parziale. Queste pillole tagliano l'afflusso di sangue all'orecchio interno e così lo espongono al danno da rumore. Lo studio, che ha sottolineato come i risultati sono simili anche negli uomini, suggerisce a chi usa questi antidolorifici contro il mal di testa o il mal di schiena di ridurne il consumo. Il rischio, infatti, cresce in proporzione con l'utilizzo di tali farmaci: le pazienti che hanno assunto antidolorifici per oltre 6 anni hanno evidenziato un rischio maggiore rispetto a quelle che ne hanno assunti solo per uno.
Gli studiosi precisano che le statistiche raccolte non sono state influenzate dalla circonferenza della vita, dall'indice della massa corporea (BMI) o dalla presenza di un particolare disturbo: il tinnito. Ovvero un disturbo nel quale i pazienti avvertono sibili, rumori e fischi nell'orecchio.
InformaSalus - Un uso eccessivo e prolungato di paracetamolo o ibuprofene (due a settimana per più di sei anni) può compromettere l'udito in modo permanente. Il riferimento è a farmaci di uso comune come antidolorifici alla stregua dell'antipiretico paracetamolo, dell'antiinfiammatorio non steroideo ibuprofene o dell'aspirina. È quanto emerge da uno studio (1) del Brigham and Women's Hospital condotto su su 55 mila donne tra i 44 e i 69 anni pubblicato sul 'Journal of Epidemiology'.
Secondo gli scienziati l'abuso di antidolorifici sarebbe responsabile di 1 caso su 20 di sordità parziale. Queste pillole tagliano l'afflusso di sangue all'orecchio interno e così lo espongono al danno da rumore. Lo studio, che ha sottolineato come i risultati sono simili anche negli uomini, suggerisce a chi usa questi antidolorifici contro il mal di testa o il mal di schiena di ridurne il consumo. Il rischio, infatti, cresce in proporzione con l'utilizzo di tali farmaci: le pazienti che hanno assunto antidolorifici per oltre 6 anni hanno evidenziato un rischio maggiore rispetto a quelle che ne hanno assunti solo per uno.
Gli studiosi precisano che le statistiche raccolte non sono state influenzate dalla circonferenza della vita, dall'indice della massa corporea (BMI) o dalla presenza di un particolare disturbo: il tinnito. Ovvero un disturbo nel quale i pazienti avvertono sibili, rumori e fischi nell'orecchio.
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