“Il calcio, come gli altri sport, è l’immagine della vita e della società”: così il Papa ricevendo stamane in Vaticano i calciatori e i dirigenti della squadra spagnola del Villareal. Il servizio di Roberta Gisotti: ascolta
Radio Vaticana - “Si se juega pensando en el bien del grupo...”
Se si gioca pensando al bene del gruppo, allora è più facile ottenere la vittoria”, ha osservato il Papa:
“Esto es posible si se actúa con espíritu de compañerismo...”
Questo è possibile se si agisce con spirito di cameratismo, lasciando da parte individualismo o aspirazioni personali. Infatti “il calcio come gli altri sport è immagine della vita e della società”.
“Por otra parte, cuando ustedes juegan al futbol...”
D’altra parte quando i calciatori giocano allo stesso tempo - ha evidenziato il Papa - “educano e trasmettono valori”, poiché “molte persone, specialmente giovani, li ammirano e li osservano”. Loro trasmettono “un modo di essere a quelli che li seguono”, e “questa è una responsabilità”, che deve motivarli per dare il meglio di se stessi e far si che quei valori che il calcio rappresenta siano palpabili: “il cameratismo, lo sforzo personale, la bellezza del gioco, il gioco di squadra”.
Altro aspetto – sottolineato da Francesco – della buona sportività è “la gratitudine”, che anche deve accompagnare la nostra vita, verso tutti quelli che ci hanno aiutato e senza i quali non saremo qui:
“Sentir de este modo nos ayuda a crecer como personas,..... “
“Sentire in questo modo – ha concluso il Papa - ci aiuta a crescere come persone, perché il nostro ‘gioco? Non è solo il nostro, ma anche degli altri, che in qualche modo sono parte della nostra vita.”
Infine, un plauso al ruolo del portiere nel calcio:
"Porque tiene...."
“Perché deve bloccare la palla là dove viene calciata, non sa da dove arriverà. E la vita è così”.
Radio Vaticana - “Si se juega pensando en el bien del grupo...”
Se si gioca pensando al bene del gruppo, allora è più facile ottenere la vittoria”, ha osservato il Papa:
“Esto es posible si se actúa con espíritu de compañerismo...”
Questo è possibile se si agisce con spirito di cameratismo, lasciando da parte individualismo o aspirazioni personali. Infatti “il calcio come gli altri sport è immagine della vita e della società”.
“Por otra parte, cuando ustedes juegan al futbol...”
D’altra parte quando i calciatori giocano allo stesso tempo - ha evidenziato il Papa - “educano e trasmettono valori”, poiché “molte persone, specialmente giovani, li ammirano e li osservano”. Loro trasmettono “un modo di essere a quelli che li seguono”, e “questa è una responsabilità”, che deve motivarli per dare il meglio di se stessi e far si che quei valori che il calcio rappresenta siano palpabili: “il cameratismo, lo sforzo personale, la bellezza del gioco, il gioco di squadra”.
Altro aspetto – sottolineato da Francesco – della buona sportività è “la gratitudine”, che anche deve accompagnare la nostra vita, verso tutti quelli che ci hanno aiutato e senza i quali non saremo qui:
“Sentir de este modo nos ayuda a crecer como personas,..... “
“Sentire in questo modo – ha concluso il Papa - ci aiuta a crescere come persone, perché il nostro ‘gioco? Non è solo il nostro, ma anche degli altri, che in qualche modo sono parte della nostra vita.”
Infine, un plauso al ruolo del portiere nel calcio:
"Porque tiene...."
“Perché deve bloccare la palla là dove viene calciata, non sa da dove arriverà. E la vita è così”.
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