Il magnate francese dei media è indagato dalla procura di Milano per manipolazione di mercato. I titoli della sua Vivendi maglia nera in Europa.
WSI - Il magnate dei media francese Vincent Bolloré è indagato per manipolazione di mercato nell’ambito della scalata ostile tentata sulla concorrente italiana di Vivendi, Mediaset. A aprire il fascicolo d’inchiesta contro l’imprenditore bretone è stato il procuratore di Milano Fabio De Pasquale. Bolloré ha iniziato a comprare azioni Mediaset in un blitz che ha permesso a Vivendi di salire a dicembre a quasi il 30% del capitale del gruppo della famiglia Berlusconi. La mossa ha creato le condizioni, secondo l’accusa, per far calare artificiosamente il valore del titolo Mediaset e permettere quindi a Vivendi di scalare successivamente il gruppo a prezzi di sconto.
“Manovra ostile” di Bolloré
Il 12 dicembre dell’anno scorso Vivendi ha fatto il suo ingresso prepotente nel capitale di Mediaset con l’acquisto del 3% del gruppo televisivo italiano. L’azienda francese ha annunciato di puntare al 20%, una manovra che la famiglia Berlusconi aveva definito “ostile”. A quel punto, per difendersi dalla scalata, i vertici di Mediaset hanno deciso di ricorrere alla giustizia tramite l’holding dei Berlusconi Fininvest, accusando Vivendi di “manipolazione di mercato”.
La famiglia Berlusconi contesta a Vivendi di aver provocato di proposito un calo dei titoli in Borsa quando a luglio ha annunciato l’intenzione di rinunciare agli accordi strategici conclusi in aprile con Mediaset per l’acquisto da parte del gruppo di Bolloré del servizio di pay tv Mediaset Premium.
WSI - Il magnate dei media francese Vincent Bolloré è indagato per manipolazione di mercato nell’ambito della scalata ostile tentata sulla concorrente italiana di Vivendi, Mediaset. A aprire il fascicolo d’inchiesta contro l’imprenditore bretone è stato il procuratore di Milano Fabio De Pasquale. Bolloré ha iniziato a comprare azioni Mediaset in un blitz che ha permesso a Vivendi di salire a dicembre a quasi il 30% del capitale del gruppo della famiglia Berlusconi. La mossa ha creato le condizioni, secondo l’accusa, per far calare artificiosamente il valore del titolo Mediaset e permettere quindi a Vivendi di scalare successivamente il gruppo a prezzi di sconto.
“Manovra ostile” di Bolloré
Il 12 dicembre dell’anno scorso Vivendi ha fatto il suo ingresso prepotente nel capitale di Mediaset con l’acquisto del 3% del gruppo televisivo italiano. L’azienda francese ha annunciato di puntare al 20%, una manovra che la famiglia Berlusconi aveva definito “ostile”. A quel punto, per difendersi dalla scalata, i vertici di Mediaset hanno deciso di ricorrere alla giustizia tramite l’holding dei Berlusconi Fininvest, accusando Vivendi di “manipolazione di mercato”.
La famiglia Berlusconi contesta a Vivendi di aver provocato di proposito un calo dei titoli in Borsa quando a luglio ha annunciato l’intenzione di rinunciare agli accordi strategici conclusi in aprile con Mediaset per l’acquisto da parte del gruppo di Bolloré del servizio di pay tv Mediaset Premium.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.