Lite mediatica a suon di battute e citazioni canore per Mario Adinolfi e il rapper J.Ax. "Per fare i soldi hai recitato la parte del trasgressivo" chiosa il giornalista. Ci ricorda Papa Francesco: "La famiglia si fonda sul matrimonio, atto libero e fedele di amore di un uomo e di una donna".
di Dario Cataldo
Una contesa figlia di un argomento tanto attuale quanto sterile. Attuale perché, dopo la legge che regolamenta le unioni civili, si è aperta una maglia che apre al far west familiare; sterile perché non offre spunti al dialogo. La famiglia tradizionale, intesa come nucleo fondativo tra un uomo e una donna, finalizzata alla procreazione è ancora una volta messa in discussione. Ecco perché Mario Adinolfi non ci sta e replica al Cantante milanese.
"Rispondo con 'Italiano Medio' al dito medio di una persona media come J-Ax" afferma il direttore de La Croce in un videomessaggio. "Per fare i soldi - continua Adinolfi - hai recitato la parte del trasgressivo. Andiamo alla questione famiglie Arcobaleno che ti ha fatto fare il dito medio alle Iene mentre recitavi quella patetica parte con l'assistente di studio che vi chiamava gli applausi".
A braccio cita Guccini: "Il pubblico ammaestrato non vi fa paura". Inoltre, "avete bisogno di pubblico ammaestrato, di marchette delle televisioni berlusconiane, avete bisogno della conduttrice di regime che vi scrive e vi imbecca. Voi recitate la parte sul gobbo e poi fate il dito medio a milioni di mamme e di papà che si alzano la mattina e vanno a lavorare, non fanno i cazzoni in televisione e meritano forse un po' più di rispetto."
Non tarda la risposta di J-Ax, che affida il messaggio a Twitter: "Io sono orgoglioso di essere un italiano medio cresciuto nella provincia popolare; meglio che fare parte di elite che vive di soldi pubblici". La risposta fa seguito ad un video in cui l'Artista sul suo profilo Facebook dichiarava: "Non ci sto dentro se fai bullismo alle Famiglie Arcobaleno! E se non ci state dentro neanche voi condividete per favore questo video!". Poi un messaggio per Adinolfi: "Se la tua idea politica è togliere la felicità agli altri, limitare i diritti degli altri, rendere infelici gli altri, allora tutto quello che ti meriti è questo". Ovvero un dito medio.
Il problema è proprio questo: rivendicare un diritto naturale ormai comporta dei rischi. Per tale motivo, si ricorda quanto detto congiuntamente da Papa Francesco e il Patriarca Kirill, nella Dichiarazione comune firmata a Cuba nel febbraio del 2016. “La famiglia si fonda sul matrimonio, atto libero e fedele di amore di un uomo e di una donna”.
A quanti coloro mettono in bocca al Pontefice parole forzate, si evidenzia che nella stessa Dichiarazione si scrive: “Ci rammarichiamo che altre forme di convivenza siano ormai poste allo stesso livello di questa unione, mentre il concetto di paternità e di maternità come vocazione particolare dell’uomo e della donna nel matrimonio, santificato dalla tradizione biblica, viene estromesso dalla coscienza pubblica”.
La famiglia arcobaleno esaltata da J-Ax, è l'apice di un percorso che mira alla ricerca edonistica ed egoistica della felicità. Per tale motivo ieri cole oggi, il Papa esprime la sua preoccupazione perché “la manipolazione della vita umana è un attacco ai fondamenti dell’esistenza dell’uomo, creato ad immagine di Dio".
di Dario Cataldo
Una contesa figlia di un argomento tanto attuale quanto sterile. Attuale perché, dopo la legge che regolamenta le unioni civili, si è aperta una maglia che apre al far west familiare; sterile perché non offre spunti al dialogo. La famiglia tradizionale, intesa come nucleo fondativo tra un uomo e una donna, finalizzata alla procreazione è ancora una volta messa in discussione. Ecco perché Mario Adinolfi non ci sta e replica al Cantante milanese.
"Rispondo con 'Italiano Medio' al dito medio di una persona media come J-Ax" afferma il direttore de La Croce in un videomessaggio. "Per fare i soldi - continua Adinolfi - hai recitato la parte del trasgressivo. Andiamo alla questione famiglie Arcobaleno che ti ha fatto fare il dito medio alle Iene mentre recitavi quella patetica parte con l'assistente di studio che vi chiamava gli applausi".
A braccio cita Guccini: "Il pubblico ammaestrato non vi fa paura". Inoltre, "avete bisogno di pubblico ammaestrato, di marchette delle televisioni berlusconiane, avete bisogno della conduttrice di regime che vi scrive e vi imbecca. Voi recitate la parte sul gobbo e poi fate il dito medio a milioni di mamme e di papà che si alzano la mattina e vanno a lavorare, non fanno i cazzoni in televisione e meritano forse un po' più di rispetto."
Non tarda la risposta di J-Ax, che affida il messaggio a Twitter: "Io sono orgoglioso di essere un italiano medio cresciuto nella provincia popolare; meglio che fare parte di elite che vive di soldi pubblici". La risposta fa seguito ad un video in cui l'Artista sul suo profilo Facebook dichiarava: "Non ci sto dentro se fai bullismo alle Famiglie Arcobaleno! E se non ci state dentro neanche voi condividete per favore questo video!". Poi un messaggio per Adinolfi: "Se la tua idea politica è togliere la felicità agli altri, limitare i diritti degli altri, rendere infelici gli altri, allora tutto quello che ti meriti è questo". Ovvero un dito medio.
Il problema è proprio questo: rivendicare un diritto naturale ormai comporta dei rischi. Per tale motivo, si ricorda quanto detto congiuntamente da Papa Francesco e il Patriarca Kirill, nella Dichiarazione comune firmata a Cuba nel febbraio del 2016. “La famiglia si fonda sul matrimonio, atto libero e fedele di amore di un uomo e di una donna”.
A quanti coloro mettono in bocca al Pontefice parole forzate, si evidenzia che nella stessa Dichiarazione si scrive: “Ci rammarichiamo che altre forme di convivenza siano ormai poste allo stesso livello di questa unione, mentre il concetto di paternità e di maternità come vocazione particolare dell’uomo e della donna nel matrimonio, santificato dalla tradizione biblica, viene estromesso dalla coscienza pubblica”.
La famiglia arcobaleno esaltata da J-Ax, è l'apice di un percorso che mira alla ricerca edonistica ed egoistica della felicità. Per tale motivo ieri cole oggi, il Papa esprime la sua preoccupazione perché “la manipolazione della vita umana è un attacco ai fondamenti dell’esistenza dell’uomo, creato ad immagine di Dio".
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