L’imbarcazione si è rovesciata circa 3 anni fa a causa del sovraffollamento e della scarsa manutenzione. Nell’affondamento sono morte 304 persone, in maggioranza studenti che partecipavano ad una gita. Le operazioni dureranno 8 giorni; il costo è di 72 milioni di dollari.
Seoul (AsiaNews) - Sono iniziate questa mattina le operazioni di recupero del traghetto Sewol inabissatosi circa tre anni fa davanti alle coste sud-occidentali della Corea del sud. Parenti e genitori delle 304 vittime, in maggioranza studenti di un liceo che si stavano recando nell’isola di Jindo per una gita scolastica, stanno assistendo alle manovre di sollevamento con dolore e rabbia. Uno di loro, Huh Hong-Hwan, padre di una ragazza di 16 anni, ha dichiarato: “Non riesco a descrivere il mio dolore nel rivedere di nuovo quel traghetto”.
La tragedia è avvenuta il 16 aprile 2014 e ha scosso l'intero Paese. Il natante, di circa 6.825 tonnellate e lungo 145 metri, si è prima ribaltato su un fianco e poi è scomparso tra le acque. Le probabili cause dell’affondamento, ancora tutte da accertare dato che il governo di Seoul non ha dato avvio ad un’indagine, sono state il sovraffollamento della nave, la scarsa manutenzione e l’inesperienza dei membri dell’equipaggio. Alcuni sopravvissuti infatti hanno raccontato di non aver ricevuto alcun tipo di aiuto dal personale del traghetto e della Guardia costiera, neanche quando l’affondamento era già evidente.
Le operazioni di sollevamento del relitto, che giaceva sul fondo marino a 40 metri di profondità e dentro il quale sono ancora intrappolate nove vittime, sono iniziate alle 10 di mattina (ora locale). Il portavoce del Ministero sudcoreano per gli oceani e la pesca ha dichiarato che ci “vorranno almeno otto giorni per riportare interamente in superficie il traghetto e trasportarlo nel porto di Mokpo. Poi serviranno altri quattro giorni per farlo arrivare ad un molo di carenaggio”. Il costo totale del progetto, ad opera di un consorzio cinese guidato dalla Shanghai Salvage, è di 85,1 miliardi di won (72 milioni di dollari).
Seoul (AsiaNews) - Sono iniziate questa mattina le operazioni di recupero del traghetto Sewol inabissatosi circa tre anni fa davanti alle coste sud-occidentali della Corea del sud. Parenti e genitori delle 304 vittime, in maggioranza studenti di un liceo che si stavano recando nell’isola di Jindo per una gita scolastica, stanno assistendo alle manovre di sollevamento con dolore e rabbia. Uno di loro, Huh Hong-Hwan, padre di una ragazza di 16 anni, ha dichiarato: “Non riesco a descrivere il mio dolore nel rivedere di nuovo quel traghetto”.
La tragedia è avvenuta il 16 aprile 2014 e ha scosso l'intero Paese. Il natante, di circa 6.825 tonnellate e lungo 145 metri, si è prima ribaltato su un fianco e poi è scomparso tra le acque. Le probabili cause dell’affondamento, ancora tutte da accertare dato che il governo di Seoul non ha dato avvio ad un’indagine, sono state il sovraffollamento della nave, la scarsa manutenzione e l’inesperienza dei membri dell’equipaggio. Alcuni sopravvissuti infatti hanno raccontato di non aver ricevuto alcun tipo di aiuto dal personale del traghetto e della Guardia costiera, neanche quando l’affondamento era già evidente.
Le operazioni di sollevamento del relitto, che giaceva sul fondo marino a 40 metri di profondità e dentro il quale sono ancora intrappolate nove vittime, sono iniziate alle 10 di mattina (ora locale). Il portavoce del Ministero sudcoreano per gli oceani e la pesca ha dichiarato che ci “vorranno almeno otto giorni per riportare interamente in superficie il traghetto e trasportarlo nel porto di Mokpo. Poi serviranno altri quattro giorni per farlo arrivare ad un molo di carenaggio”. Il costo totale del progetto, ad opera di un consorzio cinese guidato dalla Shanghai Salvage, è di 85,1 miliardi di won (72 milioni di dollari).
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