Per ora sono solo voci, non vi è nulla di ufficiale ma è comunque una notizia bomba.
di Alessandra Caparello
Atene (WSI) – Oggi o al massimo domani il premier greco Alexis Tspiras potrebbe tenere una conferenza stampa in cui esporrà le sue vedute sui negoziati in corso con la troika per il salvataggio, l’ennesimo, di Atene, fornendo grande attenzione soprattutto nei confronti della Germania. Ma soprattutto Tspiras potrebbe fare un annuncio choc e indire elezioni anticipate .
Il premier che prometteva di risollevare le sorti della Grecia potrebbe gettare la spugna dopo l’ultimo difficile compromesso da raggiungere con i creditori in merito al piano di salvataggio che si sperava potesse concludersi entro fine marzo massimo aprile.
La Grecia ha ricevuto il più grande prestito internazionale della Storia: in tutto 110 miliardi di euro in cambio di riforme lacrime e sangue che hanno messo il paese in ginocchio. Ma i sacrifici non sono bastati e la Grecia è di nuovo in bilico con il debito pubblico che è arrivato dal 103,1% del 2007 al 176,9% nel 2015 e il Pil che è sceso da +0,9% a +0,3%.Per la nuova iniezione di liquidità ad Atene, la Troika chiede una riforma del mercato del lavoro e del sistema previdenziale greco, con un ulteriore abbassamento della soglia di esenzione fiscale totale sui redditi.
Misure che non piacciono al premier Tspiras: da qui il braccio di ferro con i creditori per raggiungere un compromesso che possa portare ad un accordo esauriente. Il Paese ristagna con stipendi da fame, carenza di liquidità e disoccupazione. Che cosa accadrà adesso?
di Alessandra Caparello
Atene (WSI) – Oggi o al massimo domani il premier greco Alexis Tspiras potrebbe tenere una conferenza stampa in cui esporrà le sue vedute sui negoziati in corso con la troika per il salvataggio, l’ennesimo, di Atene, fornendo grande attenzione soprattutto nei confronti della Germania. Ma soprattutto Tspiras potrebbe fare un annuncio choc e indire elezioni anticipate .
Il premier che prometteva di risollevare le sorti della Grecia potrebbe gettare la spugna dopo l’ultimo difficile compromesso da raggiungere con i creditori in merito al piano di salvataggio che si sperava potesse concludersi entro fine marzo massimo aprile.
La Grecia ha ricevuto il più grande prestito internazionale della Storia: in tutto 110 miliardi di euro in cambio di riforme lacrime e sangue che hanno messo il paese in ginocchio. Ma i sacrifici non sono bastati e la Grecia è di nuovo in bilico con il debito pubblico che è arrivato dal 103,1% del 2007 al 176,9% nel 2015 e il Pil che è sceso da +0,9% a +0,3%.Per la nuova iniezione di liquidità ad Atene, la Troika chiede una riforma del mercato del lavoro e del sistema previdenziale greco, con un ulteriore abbassamento della soglia di esenzione fiscale totale sui redditi.
Misure che non piacciono al premier Tspiras: da qui il braccio di ferro con i creditori per raggiungere un compromesso che possa portare ad un accordo esauriente. Il Paese ristagna con stipendi da fame, carenza di liquidità e disoccupazione. Che cosa accadrà adesso?
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