mercoledì, marzo 15, 2017
Oggi due attentatori suicidi si sono fatti esplodere in due diversi luoghi di Damasco. Secondo l’agenzia SANA il primo che si è fatto esplodere nei pressi del Palazzo di Giustizia nella capitale siriana ha provocato  la morte di almeno 31 persone e il ferimento di altre 102.

di Patrizio Ricci

Secondo quando ha riferito il capo della polizia Keir Mohammed Ismail, l’esplosione è avvenuta verso le 13:20 ora locale. Un attentatore suicida vestito in uniforme militare, in possesso di granate e arma automatica ha azionato l’esplosivo non appena è stato avvicinato dalle forze dell’ordine di sorveglianza.
Sempre oggi, un altro attacco è avvenuto in un ristorante nella zona Rabveh. L’attacco anche questa volta è stato eseguito da un attentatore suicida. Almeno 28 persone sono rimaste ferite.
Finora, nessuno gruppo armato ha rivendicato gli attacchi ma probabilmente si tratta del gruppo Tahrir al-Sham giacché è l’unico gruppo, insieme ad ISIS, ad utilizzare gli attacchi suicidi per fare strage di gente inerme.

L’attentato è avvenuto in concomitanza con lo svolgimento del terzo round di trattative di pace in Astana (Kazachistan). A questa sessione dei negoziati non partecipano le opposizioni armate, probabilmente aizzate dalla Turchia, anch’essa assente.

Gli attentati di oggi seguono quello di sabato ai pellegrini iracheni che si recavano alla volta della necropoli di Bab al-Saghir, luogo sacro per gli sciiti. L'attentato ai pellegrini compiuto sabato che ha causato 60 morti, pur avendo ottenuto la condanna dell’Onu non ha però ottenuto l'adesione di tutti i paesi membri, alcuni dei quali si sono astenuti. Paradossale che proprio oggi, nello stesso giorno degli attentati a Damasco, l'Alto commissario dell’Onu per i diritti umani, il principe giordano Zeid Al-Hussein descriva la Siria come ‘un campo di tortura a cielo aperto’ secondo i risultati di inchieste effettuate da remoto e fortemente influenzate da una parte degli attori della guerra in corso.



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