In occasione dei 50 anni di attività dell'Associazione, il Sommo Pontefice ha ricevuto oggi, presso la Sala Clementina del Palazzo Apostolico, gli attivisti dell linea amica. "La vostra Associazione è impegnata a sostenere quanti si trovano in condizioni di solitudine, smarrimento e necessitano di ascolto", dichiara Papa Francesco.
Un compagno di viaggio, una spalla su cui piangere o semplicemente un modo per arginare la solitudine. Questa è stata la missione del "Telefono Amico Italia" nel corso del suo mezzo secolo si storia. In Vaticano, in udienza dal Papa, è lo stesso Bergoglio a pronunciare parole di elogio per un servizio di utilità sociale.
Dichiara Francesco: "Si tratta di un servizio importante, specialmente nell’odierno contesto sociale, segnato da molteplici disagi alla cui origine si trovano spesso l’isolamento e la mancanza di dialogo. Le grandi città - continua il Santo Padre - pur essendo sovraffollate, sono emblema di un genere di vita poco umano a cui gli individui si stanno abituando: indifferenza diffusa, comunicazione sempre più virtuale e meno personale, carenza di valori saldi su cui fondare l’esistenza, cultura dell’avere e dell’apparire. In tale contesto, è indispensabile favorire il dialogo e l’ascolto".
In una società in cui il tempo è un bene sempre più prezioso, avaro e mai sufficiente, l'ascolto offerto dai volontari del Telefono Amico Italia, sono una risorsa da valorizzare e premiare. Come dice Papa Francesco: "attraverso il dialogo e l’ascolto possiamo contribuire alla costruzione di un mondo migliore, rendendolo luogo di accoglienza e rispetto, contrastando così le divisioni e i conflitti. Vi incoraggio - conclude il Vescoco di Roma - a proseguire con entusiasmo rinnovato il vostro prezioso servizio alla società, perché nessuno rimanga isolato, perché non si spezzino i legami del dialogo, e perché non venga mai meno l’ascolto, che è la manifestazione più semplice di carità verso i fratelli".
Un compagno di viaggio, una spalla su cui piangere o semplicemente un modo per arginare la solitudine. Questa è stata la missione del "Telefono Amico Italia" nel corso del suo mezzo secolo si storia. In Vaticano, in udienza dal Papa, è lo stesso Bergoglio a pronunciare parole di elogio per un servizio di utilità sociale.
Dichiara Francesco: "Si tratta di un servizio importante, specialmente nell’odierno contesto sociale, segnato da molteplici disagi alla cui origine si trovano spesso l’isolamento e la mancanza di dialogo. Le grandi città - continua il Santo Padre - pur essendo sovraffollate, sono emblema di un genere di vita poco umano a cui gli individui si stanno abituando: indifferenza diffusa, comunicazione sempre più virtuale e meno personale, carenza di valori saldi su cui fondare l’esistenza, cultura dell’avere e dell’apparire. In tale contesto, è indispensabile favorire il dialogo e l’ascolto".
In una società in cui il tempo è un bene sempre più prezioso, avaro e mai sufficiente, l'ascolto offerto dai volontari del Telefono Amico Italia, sono una risorsa da valorizzare e premiare. Come dice Papa Francesco: "attraverso il dialogo e l’ascolto possiamo contribuire alla costruzione di un mondo migliore, rendendolo luogo di accoglienza e rispetto, contrastando così le divisioni e i conflitti. Vi incoraggio - conclude il Vescoco di Roma - a proseguire con entusiasmo rinnovato il vostro prezioso servizio alla società, perché nessuno rimanga isolato, perché non si spezzino i legami del dialogo, e perché non venga mai meno l’ascolto, che è la manifestazione più semplice di carità verso i fratelli".
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