La popolarità di Donald Trump scende ancora ai minimi storici, toccando il 37% nel sondaggio quotidiano di Gallup. Scelte discutibili in politica interna ed estera alla base del mancato gradimento. E adesso spuntano anche megaposter con Trump e svastiche in giro per Phoenix.
Un feeling forse mai nato tra una parte dell'elettorato statunitense e Donald Trump, rischia di fa calare a picco il gradimento per un presidente che nel bene o nel male riesce sempre a far discutere. La percentuale degli americani che disapprova l'operato del presidente è salita al 58%. Dalla sua elezione a sorpresa lo scorso novembre, Trump ha avuto sempre tassi di popolarità molto bassi, arrivando all'inaugurazione di gennaio con il 40% dei favori, quasi la metà del sostegno, il 78%, che aveva Obama al momento del suo insediamento nel 2009.
Il muro con il Messico dal costo ipotizzabile tra i 12 e i 20 miliardi di dollari; un'approssimativa legge sul flusso migratorio, per vietare l'ingresso negli Stati Uniti a cittadini provenienti da sei paesi a maggioranza musulmana; una riforma sanitaria proposta dai repubblicani, e sostenuta dallo stesso Trump, per sostituire l’Obamacare, il sistema sanitario volato da Barack Obama, sono alcune delle tematiche calde, che hanno contribuito al declino di popolarità del Magnate.
L'insieme di critiche arrivate sia dai democratici che dai conservatori, stanno allargando una crepa l'entourage di Trump e il partito dei repubblicani - già nata nel momento della sua candidatura. Non c'è da stupirsi se dunque la sua popolarità è in continua discesa. Un esempio tra tutti? Da venerdì, nella città di Pheoenix, in Arizona, campeggia un gigantesco poster con il volto cupo di Donald Trump, affiancato da due funghi atomici e due svastiche con le sembianze del dollaro americano.
Un feeling forse mai nato tra una parte dell'elettorato statunitense e Donald Trump, rischia di fa calare a picco il gradimento per un presidente che nel bene o nel male riesce sempre a far discutere. La percentuale degli americani che disapprova l'operato del presidente è salita al 58%. Dalla sua elezione a sorpresa lo scorso novembre, Trump ha avuto sempre tassi di popolarità molto bassi, arrivando all'inaugurazione di gennaio con il 40% dei favori, quasi la metà del sostegno, il 78%, che aveva Obama al momento del suo insediamento nel 2009.
Il muro con il Messico dal costo ipotizzabile tra i 12 e i 20 miliardi di dollari; un'approssimativa legge sul flusso migratorio, per vietare l'ingresso negli Stati Uniti a cittadini provenienti da sei paesi a maggioranza musulmana; una riforma sanitaria proposta dai repubblicani, e sostenuta dallo stesso Trump, per sostituire l’Obamacare, il sistema sanitario volato da Barack Obama, sono alcune delle tematiche calde, che hanno contribuito al declino di popolarità del Magnate.
L'insieme di critiche arrivate sia dai democratici che dai conservatori, stanno allargando una crepa l'entourage di Trump e il partito dei repubblicani - già nata nel momento della sua candidatura. Non c'è da stupirsi se dunque la sua popolarità è in continua discesa. Un esempio tra tutti? Da venerdì, nella città di Pheoenix, in Arizona, campeggia un gigantesco poster con il volto cupo di Donald Trump, affiancato da due funghi atomici e due svastiche con le sembianze del dollaro americano.
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