Salvatore Borsellino al CNR di Pisa, un incontro ricco di emozione con i ricercatori e con gli studenti pisani.
Convegno "I Giovani e la legalità", incontro con Salvatore Borsellino, all'Area della Ricerca del C.N.R. di Pisa.
di Fabio Gioffrè
Giovedì 20 aprile 2017 è una data che gli studenti deI Liceo Artistico “F. Russoli"di Pisa ed i ricercatori dell’Area della Ricerca del C.N.R. di Pisa, non dimenticheranno mai.
Salvatore Borsellino, fratello di Paolo Borsellino, magistrato “eroe” ucciso dalla mafia nel 1992, è stato il ‘protagonista’ dell’evento “I giovani e la legalità”. L’incontro tenutosi nell’Auditorium del C.N.R., patrocinato dalla Prefettura e dal Comune di Pisa, si è aperto con la proiezione di un toccante cortometraggio sulle stragi mafiose di Capaci e di Via D’Amelio .
Il breve documentario proiettato in sala, è una cronistoria dell’attività di lotta alla criminalità mafiosa svolta dai due magistrati ed amici Falcone e Borsellino, prima che la mafia stessa li uccidesse.
Dopo l’apertura del convegno, introdotto dal Responsabile dell’Area della Ricerca di Pisa, Ing. Ottavio Zirilli, ed il successivo intervento del Prof. Alberto di Martino, Docente Diritto Penale Scuola Superiore Sant’Anna Pisa, ha iniziato a parlare Salvatore Borsellino.
L’emozione ed il ricordo di quei tragici giorni hanno rapidamente coinvolto tutti i presenti, ed è stato come fare un salto indietro nel tempo di 25 anni. Gli studenti - ragazzi che in quegli anni non erano ancora nati - sono rimasti in silenzio, attoniti, impietriti e profondamente colpiti dalla memoria urlata con ‘rabbia’ e ‘sete di giustizia’ da Salvatore Borsellino. Il fratello di Paolo, ha chiesto ancora una volta ‘giustizia’, la stessa che chiede e pretende da anni e che ancora non ha avuto.
I vari processi e le indagini sulla strage di Via D’Amelio sono infatti ancora in corso e la verità sui ‘veri’ mandanti di questa strage e quella di Capaci, non è ancora stata accertata. Il riferimento è al processo sulla trattativa “Stato - Mafia”.
Salvatore Borsellino è riuscito a trasmettere in modo netto, incisivo ed emozionante quella che è diventata la sua Missione di vita, ossia trasmettere alle giovani generazioni una cultura della legalità, contro tutte le mafie.
Borsellino prosegue come in un ‘passaggio di staffetta’ l’impegno verso i giovani intrapreso dal fratello Paolo. Ne porta il peso con passione, incitando gli studenti ad avere una responsabilità profonda verso la denuncia e l’annientamento dei sistemi mafiosi che incancreniscono il nostro Paese.
Il C.N.R. di Pisa e le scuole pisane a fine convegno hanno invitato nuovamente Salvatore Borsellino per un prossimo incontro, che certamente abbraccerà non solo il Liceo Artistico, bensì tutte le scuole superiori pisane e di nuovo le Istituzioni.
Giovedì 20 aprile 2017 è una data che gli studenti deI Liceo Artistico “F. Russoli"di Pisa ed i ricercatori dell’Area della Ricerca del C.N.R. di Pisa, non dimenticheranno mai.
Salvatore Borsellino, fratello di Paolo Borsellino, magistrato “eroe” ucciso dalla mafia nel 1992, è stato il ‘protagonista’ dell’evento “I giovani e la legalità”. L’incontro tenutosi nell’Auditorium del C.N.R., patrocinato dalla Prefettura e dal Comune di Pisa, si è aperto con la proiezione di un toccante cortometraggio sulle stragi mafiose di Capaci e di Via D’Amelio .
Il breve documentario proiettato in sala, è una cronistoria dell’attività di lotta alla criminalità mafiosa svolta dai due magistrati ed amici Falcone e Borsellino, prima che la mafia stessa li uccidesse.
Dopo l’apertura del convegno, introdotto dal Responsabile dell’Area della Ricerca di Pisa, Ing. Ottavio Zirilli, ed il successivo intervento del Prof. Alberto di Martino, Docente Diritto Penale Scuola Superiore Sant’Anna Pisa, ha iniziato a parlare Salvatore Borsellino.
L’emozione ed il ricordo di quei tragici giorni hanno rapidamente coinvolto tutti i presenti, ed è stato come fare un salto indietro nel tempo di 25 anni. Gli studenti - ragazzi che in quegli anni non erano ancora nati - sono rimasti in silenzio, attoniti, impietriti e profondamente colpiti dalla memoria urlata con ‘rabbia’ e ‘sete di giustizia’ da Salvatore Borsellino. Il fratello di Paolo, ha chiesto ancora una volta ‘giustizia’, la stessa che chiede e pretende da anni e che ancora non ha avuto.
I vari processi e le indagini sulla strage di Via D’Amelio sono infatti ancora in corso e la verità sui ‘veri’ mandanti di questa strage e quella di Capaci, non è ancora stata accertata. Il riferimento è al processo sulla trattativa “Stato - Mafia”.
Salvatore Borsellino è riuscito a trasmettere in modo netto, incisivo ed emozionante quella che è diventata la sua Missione di vita, ossia trasmettere alle giovani generazioni una cultura della legalità, contro tutte le mafie.
Borsellino prosegue come in un ‘passaggio di staffetta’ l’impegno verso i giovani intrapreso dal fratello Paolo. Ne porta il peso con passione, incitando gli studenti ad avere una responsabilità profonda verso la denuncia e l’annientamento dei sistemi mafiosi che incancreniscono il nostro Paese.
Il C.N.R. di Pisa e le scuole pisane a fine convegno hanno invitato nuovamente Salvatore Borsellino per un prossimo incontro, che certamente abbraccerà non solo il Liceo Artistico, bensì tutte le scuole superiori pisane e di nuovo le Istituzioni.
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