mercoledì, aprile 05, 2017
Addio a guide, opuscoli, qrcode e tabelle? 

                             di Paolo Antonio Magrì 

In origine furono le guide, opuscoli illustrati e tabelle che descrivevano agli avventori dei musei le opere d'arte che stavano ammirando. In seguito fecero capolino i Qrcode che, interfacciati con i telefonini, rimandano a una sorgente informativa esterna. Adesso arriva Smartify, un app che ti dice che quadro stai guardando e ti dà anche le informazioni a esso collegate.

In pratica è lo Shazam delle opere d’arte: identifica la foto di un dipinto e ne offre una descrizione. L’applicazione sfrutta la tecnologia di riconoscimento immagine, si appoggia a un archivio online ed è disponibile sia per Android che per IOS. Al momento, purtroppo, è utilizzabile soltanto nei musei che hanno accolto l’iniziativa come il Rijksmuseum di Amsterdam e la Wallace Collection di Londra. Essendo un sistema interfacciato con lo smartphone, Smartify consente all’utente di personalizzare le visite al museo e al museo di monitorare le preferenze in galleria evidenziando le opere più ricercate e gettonate.

L’idea di digitalizzare opere d’arte e musei non è nuova. Il mondo dei museo online è già oggetto di attenzioni da parte di Google Art Project, che colleziona ormai decine di migliaia di opere d’arte, e MuVir , museo virtuale realizzato dalle banche italiane.


Paolo Antonio Magrì
Ama le sfide e beve adrenalina a colazione. 
www.paoloantoniomagri.com



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