Un dato inquietante che fotografa la speculazione che c'è dietro il comparto alimentare internazionale. A pagarne le conseguenze sono i più deboli, i minori. La soluzione? Valorizzare i prodotti italiani
A tavola un piatto su 5 di provenienza estera è il prodotto del lavoro minorile e dello sfruttamento di operai, contadini e ambiente, nell'indifferenza delle istituzioni nazionali ed europee. Lo sostiene Coldiretti in occasione di Campagna Amica. Gli agricoltori aderenti si impegnano per questo a vendere solo i loro prodotti, agricoli, italiani e a km zero. L'iniziativa, inoltre, prevede una sensibilizzazione all'argomento, grazie al lavoro di 4.000 volontari in 1.000 piazze, per offrire pacchi di riso 100% italiano della Filiera degli agricoltori, per una donazione minima di 5 euro, al fine di difendere chi lavora la terra.
Un'azione corale che mira alla valorizzazione del "made in italy". Allo stato Attuale, infatti, non è un mistero che circa un terzo dei prodotti agroalimentari consumati in Italia vengono prodotti all'estero.
A tavola un piatto su 5 di provenienza estera è il prodotto del lavoro minorile e dello sfruttamento di operai, contadini e ambiente, nell'indifferenza delle istituzioni nazionali ed europee. Lo sostiene Coldiretti in occasione di Campagna Amica. Gli agricoltori aderenti si impegnano per questo a vendere solo i loro prodotti, agricoli, italiani e a km zero. L'iniziativa, inoltre, prevede una sensibilizzazione all'argomento, grazie al lavoro di 4.000 volontari in 1.000 piazze, per offrire pacchi di riso 100% italiano della Filiera degli agricoltori, per una donazione minima di 5 euro, al fine di difendere chi lavora la terra.
Un'azione corale che mira alla valorizzazione del "made in italy". Allo stato Attuale, infatti, non è un mistero che circa un terzo dei prodotti agroalimentari consumati in Italia vengono prodotti all'estero.
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