Giornata per la ricerca, mons. Fisichella: la scienza "è condizione stessa della vita personale e nella misura in cui si coniuga con la fede"
"Una società che dimenticasse la sacralità dell’esistenza personale e della sua dignità come un mistero insondabile, cadrebbe facilmente nel fare di ognuno un mero prodotto di consumo, una merce che può essere venduta e comprata a proprio piacimento”, afferma mons. Fisichella in occasione della Giornata per la ricerca.
L'occasione è propizia per ribadire un concetto che sembra perdere vigore, ovvero che scienza e fede sono due risvolti della stessa medaglia. Ci pensa mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, nel suo intervento alla Giornata per la ricerca, promossa dalla Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dalla Fondazione Policlinico A. Gemelli di Roma, a ricordare il nesso.
Afferma il Prelato: "La conoscenza, anche la più precisa, la più ‘critica’ non può non porre l’uomo al centro del suo investigare. La ricerca della verità, piaccia o no, è lo scopo di ogni ricerca scientifica”, ha osservato l’arcivescovo ribadendo che “sarebbe davvero patologico per la scienza se non ricercasse la verità piena sull’uomo, su ciò che egli è e su ciò che è chiamato ad essere".
A braccio aggiunge: "La scienza non è un capitolo autonomo nel grande libro della storia umana, e neppure un’appendice a cui fare riferimento in tempo di bisogno”, ma “è condizione stessa della vita personale e nella misura in cui si coniuga con la fede, è possibile comprendere il valore che posseggono l’una per l’altra e il progresso inarrestabile a cui ambedue tendono".
Una chiara rappresentazione di ciò che è il punto di vista immutabile della Chiesa, che non può assecondare mode effimere in funzione di facili consensi.
di Dario Cataldo
L'occasione è propizia per ribadire un concetto che sembra perdere vigore, ovvero che scienza e fede sono due risvolti della stessa medaglia. Ci pensa mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, nel suo intervento alla Giornata per la ricerca, promossa dalla Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dalla Fondazione Policlinico A. Gemelli di Roma, a ricordare il nesso.
Afferma il Prelato: "La conoscenza, anche la più precisa, la più ‘critica’ non può non porre l’uomo al centro del suo investigare. La ricerca della verità, piaccia o no, è lo scopo di ogni ricerca scientifica”, ha osservato l’arcivescovo ribadendo che “sarebbe davvero patologico per la scienza se non ricercasse la verità piena sull’uomo, su ciò che egli è e su ciò che è chiamato ad essere".
A braccio aggiunge: "La scienza non è un capitolo autonomo nel grande libro della storia umana, e neppure un’appendice a cui fare riferimento in tempo di bisogno”, ma “è condizione stessa della vita personale e nella misura in cui si coniuga con la fede, è possibile comprendere il valore che posseggono l’una per l’altra e il progresso inarrestabile a cui ambedue tendono".
Una chiara rappresentazione di ciò che è il punto di vista immutabile della Chiesa, che non può assecondare mode effimere in funzione di facili consensi.
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