Presa di posizione da parte del Segretario per i seminari della Congregazione per il Clero, il quale esorta alla vigilanza quando si tratta di Chiesa e Abusi. “Non abbassare mai la guardia e lavorare insieme per arrivare a debellare questo orrore” e il suo avvertimento.
di Dario Cataldo
“Occorre anzitutto un’attenta vigilanza e un lungimirante discernimento della ‘storia’ personale e vocazionale di ciascun candidato". Parole di mons. Jorge Carlos Patrón Wong, segretario per i seminari della Congregazione per il Clero, che in un’intervista al Sir spiega il crescente interesse della Chiesa in materia di formazione e prevenzione degli abusi.
"Bisogna passare dall’idea del seminario inteso come una semplice ‘struttura’, che traghetta la persona quasi automaticamente verso il traguardo dell’ordinazione, alla consapevolezza di essere inseriti in una comunità formativa in cui la proposta prevede un accompagnamento personale", afferma il Prelato.
Spiega mons. Patrón Wong che “ladddove nell’accompagnamento emergessero segnali inquietanti o aspetti seriamente compromettenti, i candidati devono con onestà interrompere il cammino e, se ciò non avviene, i formatori sono chiamati a intervenire in modo rigoroso e tempestivo”.
Per il vescovo, “occorre una sincera vigilanza personale e comunitaria, oltre che una valutazione permanente. La linea della Santa Sede - conclude il Segretario della Congregazione per il Clero - è molto netta e la Chiesa si preoccupa non tanto e non solo della possibilità che la sua immagine venga macchiata quanto, invece, che al suo interno non accada nulla che possa ferire i suoi figli, soprattutto i più deboli”.
di Dario Cataldo
“Occorre anzitutto un’attenta vigilanza e un lungimirante discernimento della ‘storia’ personale e vocazionale di ciascun candidato". Parole di mons. Jorge Carlos Patrón Wong, segretario per i seminari della Congregazione per il Clero, che in un’intervista al Sir spiega il crescente interesse della Chiesa in materia di formazione e prevenzione degli abusi.
"Bisogna passare dall’idea del seminario inteso come una semplice ‘struttura’, che traghetta la persona quasi automaticamente verso il traguardo dell’ordinazione, alla consapevolezza di essere inseriti in una comunità formativa in cui la proposta prevede un accompagnamento personale", afferma il Prelato.
Spiega mons. Patrón Wong che “ladddove nell’accompagnamento emergessero segnali inquietanti o aspetti seriamente compromettenti, i candidati devono con onestà interrompere il cammino e, se ciò non avviene, i formatori sono chiamati a intervenire in modo rigoroso e tempestivo”.
Per il vescovo, “occorre una sincera vigilanza personale e comunitaria, oltre che una valutazione permanente. La linea della Santa Sede - conclude il Segretario della Congregazione per il Clero - è molto netta e la Chiesa si preoccupa non tanto e non solo della possibilità che la sua immagine venga macchiata quanto, invece, che al suo interno non accada nulla che possa ferire i suoi figli, soprattutto i più deboli”.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.