A seguito della sentenza della Cassazione sui migranti che devono conformarsi ai valori della cultura italiana, il direttore della fondazione della Cei "Migrantes", lancia un appello per evitare possibili manipolazioni o abusi politici.
di Dario Cataldo
La sentenza della Cassazione sui migranti non è passata inosservata. Con la richiesta di conformarsi ai nostri valori l'Istituto giudiziario rilascia una norma che è "molto equilibrata", ma ora la politica non la "strumentalizzi" in maniera "ideologica o per fini elettorali". Così monsignor Perego, direttore della fondazione della Cei, Migrantes.
Non ci si deve limitare - ammonisce mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio - "a leggere solo una parte del documento", "esasperando volontariamente un aspetto particolare". Giusto il rispetto di leggi e valori, ma la sentenza "sottolinea anche il valore della diversità e della multiculturalità".
Di fatto, per mons. Perego, occorre anzitutto “valorizzare” e “non depredare le risorse dei Paesi più poveri”; “sostenere lo sviluppo economico interno ai Paesi più poveri, favorendo la produzione propria”, “distribuire con massima efficacia ed equità le risorse.
di Dario Cataldo
La sentenza della Cassazione sui migranti non è passata inosservata. Con la richiesta di conformarsi ai nostri valori l'Istituto giudiziario rilascia una norma che è "molto equilibrata", ma ora la politica non la "strumentalizzi" in maniera "ideologica o per fini elettorali". Così monsignor Perego, direttore della fondazione della Cei, Migrantes.
Non ci si deve limitare - ammonisce mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio - "a leggere solo una parte del documento", "esasperando volontariamente un aspetto particolare". Giusto il rispetto di leggi e valori, ma la sentenza "sottolinea anche il valore della diversità e della multiculturalità".
Di fatto, per mons. Perego, occorre anzitutto “valorizzare” e “non depredare le risorse dei Paesi più poveri”; “sostenere lo sviluppo economico interno ai Paesi più poveri, favorendo la produzione propria”, “distribuire con massima efficacia ed equità le risorse.
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