Nigeria, mons. Bagobiri: "Il numero di cristiani uccisi aumenta ogni giorno e le fosse comuni sono disseminate attorno a noi"
Il vescovo di Kafanchan lancia l'allarme per portare all’attenzione internazionale ciò che i fulani - terrorismo di matrice islamica - stanno compiendo. "Sono la terza più spietata organizzazione terroristica. Ed è ora che il mondo ne sia a conoscenza".
di Dario Cataldo
La denuncia che fa mons. Joseph Bagobiri, vescovo di Kafanchan in Nigeria, tramite "Aiuto alla Chiesa che soffre" fotografa la gravità di una situazione sfuggita di mano. La sua diocesi si trova nello Stato di Kaduna nell’area settentrionale del paese.
Da qui, le violenze perpetrate dagli islamisti di etnia fulani sono in crescente aumento in tutta la Nigeria.
"Il numero di cristiani uccisi - dichiara il Presule - aumenta ogni giorno e le fosse comuni sono disseminate attorno a noi. Il governo nigeriano non soltanto fa poco o niente per fermare questa ondata di terrore, ma ritengo fornisca anche le armi agli estremisti".
Una vera carneficina ai danni dei cristiani, che - ricorda Bagobiri - a fronte di tante vite spezzate "non è stato effettuato alcun arresto, nonostante i colpevoli siano stati identificati.
Gli esponenti governativi, sia federali che statali, sembrano essere molto più in sintonia con gli assassini che con le vittime".
Ma chi sono i fondamentalisti islamici che si macchiano di tali crimini contro i seguiaci del Cristianesimo? Afferma il Vescovo: "Quest’organizzazione sorella della setta islamista Boko Haram ha mietuto mille vittime soltanto lo scorso anno".
Conclude il Religioso africano: "I fulani sono responsabili della dogana, dell’immigrazione e del ministero degli affari interni. Quindi è molto semplice per loro trafficare armi lungo le frontiere senza alcun impedimento. E data la natura sofisticata delle armi in loro possesso è facile sospettare che queste siano fornite ai terroristi dai loro amici al governo o nell’esercito".
di Dario Cataldo
La denuncia che fa mons. Joseph Bagobiri, vescovo di Kafanchan in Nigeria, tramite "Aiuto alla Chiesa che soffre" fotografa la gravità di una situazione sfuggita di mano. La sua diocesi si trova nello Stato di Kaduna nell’area settentrionale del paese.
Da qui, le violenze perpetrate dagli islamisti di etnia fulani sono in crescente aumento in tutta la Nigeria.
"Il numero di cristiani uccisi - dichiara il Presule - aumenta ogni giorno e le fosse comuni sono disseminate attorno a noi. Il governo nigeriano non soltanto fa poco o niente per fermare questa ondata di terrore, ma ritengo fornisca anche le armi agli estremisti".
Una vera carneficina ai danni dei cristiani, che - ricorda Bagobiri - a fronte di tante vite spezzate "non è stato effettuato alcun arresto, nonostante i colpevoli siano stati identificati.
Gli esponenti governativi, sia federali che statali, sembrano essere molto più in sintonia con gli assassini che con le vittime".
Ma chi sono i fondamentalisti islamici che si macchiano di tali crimini contro i seguiaci del Cristianesimo? Afferma il Vescovo: "Quest’organizzazione sorella della setta islamista Boko Haram ha mietuto mille vittime soltanto lo scorso anno".
Conclude il Religioso africano: "I fulani sono responsabili della dogana, dell’immigrazione e del ministero degli affari interni. Quindi è molto semplice per loro trafficare armi lungo le frontiere senza alcun impedimento. E data la natura sofisticata delle armi in loro possesso è facile sospettare che queste siano fornite ai terroristi dai loro amici al governo o nell’esercito".
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