giovedì, novembre 16, 2017

Cresce in Italia la sensibilità all'ambiente, con acquisti che puntano al mercato biologico e di qualità certificata. Secondo Coldiretti: il Km 0 è "segnale di attenzione al territorio e riduce lo spreco alimentare".

di Dario Cataldo

Da un’analisi di Coldiretti in base allo studio Ispra sullo spreco alimentare, risulta che: “Fare la spesa a chilometri zero in filiere corte con l’acquisto di prodotti locali taglia del 60% lo spreco alimentare rispetto ai sistemi alimentari tradizionali”. Un dato entusiasmante, che sottolinea quanto “in Italia sta crescendo la sensibilità ambientale con 30 milioni di italiani che fanno la spesa dal contadino almeno una volta al mese, in aumento nel 2017 dell’11%” - continua Coldiretti.

Sempre secondo l'Associazione: “Lo spreco alimentare scende dal 40-60% per i sistemi alimentari di grande distribuzione alimentare ad appena il 15-25% per gli acquisti diretti dal produttore agricolo”. Di fatto, “coloro che si approvvigionano esclusivamente tramite reti alimentari alternative sprecano meno perché – chiarisce Coldiretti – i cibi in vendita sono più freschi e durano di più e perché non devono percorrere lunghe distanze con le emissioni in atmosfera dovute alla combustione di benzina e gasolio”.

La nota diramata da Coldiretti, continua evidenziando che: “L’Italia ha conquistato in pochi anni la leadership mondiale nei mercati contadini davanti ad Usa e Francia con la più vasta rete di vendita diretta degli agricoltori organizzata con proprio marchio del mondo grazie alla Fondazione Campagna Amica”. Complessivamente la rete di “Campagna Amica” è composta da 7200 fattorie, 1250 mercati, e 2200 agriturismi, cui si aggiungono 550 ristoranti, 210 orti urbani e 30 punti di street food, dove arrivano prodotti coltivati su circa 200mila ettari di terreno.

Conclude con un'esortazione: “Acquistare prodotti a chilometri zero è un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale”, afferma il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo. “I mercati contadini – conclude – in Italia sono diventati non solo luogo di consumo, ma anche momenti di educazione, socializzazione, cultura e solidarietà”.



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