Un normale cellulare si è connesso a dei nanosatelliti per telefonare. È il prossimo futuro della comunicazione.
di Paolo Antonio Magrì
Fantascienza.com - Per la prima volta una chiamata vocale è stata effettuata tramite nanosatelliti utilizzando un comune smartphone. I "3 diamonds" – così sono stati ribattezzati i tre "gioiellini" spaziali – sono il fiore all'occhiello della start-up britannica Sky and Space Global. Red diamond, green diamond e blue diamond circondano la Terra in un'orbita sincrona ad un'altitudine di 500 chilometri e sono stati lanciati in diretta streaming lo scorso 23 giugno. "La chiamata vocale è durata più di un minuto e si è spenta senza intoppi" ha dichiarato Meir Moalem, amministratore delegato della società.
Il test degli ingegneri della Sky e Space Global ha riguardato anche l’invio di messaggi di testo e di immagini. "Questa è stata la prima volta che qualcosa di simile è stato fatto tramite un nanosatellite. La qualità della chiamata era molto buona e siamo molto contenti del risultato che abbiamo ottenuto" ha aggiunto Moalem in un'intervista rilasciata a space.com. Sky e Space Global prevedono di costruire una costellazione di 200 nanosatelliti – i loro “diamanti” pesano appena pochi grammi – che fornisca servizi di comunicazione alle regioni isolate, come quelle tropicali e in via di sviluppo, mediante terminali satellitari a basso costo.
L'intera costellazione dovrebbe costare circa 150 milioni di dollari, cioè i due terzi del costo di un normale satellite di telecomunicazione, e divenire operativa entro il 2020. "Ci sono aziende, come Iridium o Inmarsat, che consentono chiamate vocali via satellite" ha detto il CEO della start-up. "Ma di solito richiedono telefoni specializzati molto costosi, e questo è qualcosa che le persone nei paesi in via di sviluppo non possono permettersi".
Coprire capillarmente il globo terrestre "a basso costo" è un'impresa ambiziosa che avrà sicuramente successo. È solo questione di interessi economici e di tempo. Intanto gongolano i fanatici del selfie, quanto prima… "spaziale".
Paolo Antonio Magrì
Ama le sfide e beve adrenalina a colazione.
www.paoloantoniomagri.com
di Paolo Antonio Magrì
Fantascienza.com - Per la prima volta una chiamata vocale è stata effettuata tramite nanosatelliti utilizzando un comune smartphone. I "3 diamonds" – così sono stati ribattezzati i tre "gioiellini" spaziali – sono il fiore all'occhiello della start-up britannica Sky and Space Global. Red diamond, green diamond e blue diamond circondano la Terra in un'orbita sincrona ad un'altitudine di 500 chilometri e sono stati lanciati in diretta streaming lo scorso 23 giugno. "La chiamata vocale è durata più di un minuto e si è spenta senza intoppi" ha dichiarato Meir Moalem, amministratore delegato della società.
Il test degli ingegneri della Sky e Space Global ha riguardato anche l’invio di messaggi di testo e di immagini. "Questa è stata la prima volta che qualcosa di simile è stato fatto tramite un nanosatellite. La qualità della chiamata era molto buona e siamo molto contenti del risultato che abbiamo ottenuto" ha aggiunto Moalem in un'intervista rilasciata a space.com. Sky e Space Global prevedono di costruire una costellazione di 200 nanosatelliti – i loro “diamanti” pesano appena pochi grammi – che fornisca servizi di comunicazione alle regioni isolate, come quelle tropicali e in via di sviluppo, mediante terminali satellitari a basso costo.
L'intera costellazione dovrebbe costare circa 150 milioni di dollari, cioè i due terzi del costo di un normale satellite di telecomunicazione, e divenire operativa entro il 2020. "Ci sono aziende, come Iridium o Inmarsat, che consentono chiamate vocali via satellite" ha detto il CEO della start-up. "Ma di solito richiedono telefoni specializzati molto costosi, e questo è qualcosa che le persone nei paesi in via di sviluppo non possono permettersi".
Coprire capillarmente il globo terrestre "a basso costo" è un'impresa ambiziosa che avrà sicuramente successo. È solo questione di interessi economici e di tempo. Intanto gongolano i fanatici del selfie, quanto prima… "spaziale".
Paolo Antonio Magrì
Ama le sfide e beve adrenalina a colazione.
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