Dall'ex Nunzio apostolico negli Stati Uniti, arriva la secca smentita sul suo presunto annullamento di un'indagine a carico dell'arcivescovo Nienstedt, reo di "cattiva condotta con i seminaristi".
di Dario Cataldo
L'Arcivescovo Carlo Maria Viganò a muso duro contro coloro i quali lo accusano di aver interrotto un'indagine su un presule accusato di "cattiva condotta" con i seminaristi e di aver contribuito a coprire gli abusi sessuali. Non solo Viganò nega, ma va al contrattacco: "Le accuse secondo cui avrei ordinato a due vescovi ausiliari di Minneapolis di chiudere le indagini sulla vita dell'arcivescovo Nienstedt sono false".
Ma chi è l'uomo in questione? L'arcivescovo metropolita John Nienstedt di St. Paul e Minneapolis è stato accusato di cattiva condotta con i seminaristi e di coprire gli abusi sessuali.
Stando a quanto afferma il vaticanista John Allen, "in base a un memorandum del 2014, reso pubblico nel 2016, Viganò come nunzio ha annullato un'indagine sull'arcivescovo Nienstedt "spingendo fino al punto di chiedere la distruzione delle prove".
È stato il New York Times nel 2016 che per la prima volta in un Rapporto ha pubblicato l'ipotesi secondo cui Viganò ha richiesto un incontro con due vescovi ausiliari.
In questa serie di indizi degni dei migliori gialli d'oltremanica, Viganò nega di aver ordinato la fine dell'inchiesta o la distruzione di qualsiasi documento. Di fatto dichiara: "Non ho mai detto a nessuno di interrompere l'inchiesta, e non ho mai ordinato di distruggere alcun documento. Ogni affermazione contraria è falsa".
Dalle indagini condotte dall'avvocato americano Jeffrey Lena, sono stati acquisiti documenti della Congregazione dei Vescovi che confermano il resoconto di Viganò. Inoltre, Lena ha successivamente consegnato il suo rapporto a Papa Francesco e al Cardinale Pietro Parolin, tuttavia dal Vaticano, nessuno ha rilasciato una dichiarazione che contesta la storia del New York Times.
Come ulteriore prova della sua buona fede, Viganò afferma che il rapporto è in archivio presso la nunziatura di Washington e presso la segreteria di Stato in Vaticano, come per dire: chi non crede può sempre controllare ciò che affermo con forza.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.