Infatti, basandosi su un fossile di 328 milioni di anni, lo studio descrive una nuova specie di vampiropodi, spingendo l’origine del gruppo indietro di quasi 82 milioni di anni. I vampiropodi sono cefalopodi dal corpo molle tipicamente caratterizzati da otto braccia e un guscio chitinoso interno o supporti delle pinne. Poiché mancano di strutture dure, i Vampyropoda non sono ben rappresentati nella documentazione fossilei. Il nuovo studio si basa su un fossile di vampiropode eccezionalmente ben conservato proveniente dalle collezioni del Royal Ontario Museum (ROM) e che è stato ritrovato in quello che oggi è il Montana e donato al ROM nel 1988.
Whalen, che è un borsista post-dottorato della National Science Foundation al Department of Earth and Planetary Sciences della Yale University, spiega che «Questo è il primo e unico vampiropode conosciuto a possedere 10 appendici funzionali»
circa 328 milioni di anni, facendone il più antico vampiropode conosciuto, Nel nuovo studio, descrivono anche i suoi 10 tentacoli, tutti con ventose conservate, corroborando precedenti argomentazioni scientifiche secondo le quali anche l’antenato comune dei vampiropodi aveva 10 tentacoli.
Whalen evidenzia che «Il conteggio dei tentacoli è una delle caratteristiche distintive che separa la linea di calamari e seppie a 10 braccia (Decabrachia) dalla linea di polpi e calamari vampiri a 8 braccia (Vampyropoda). Avevamo capito da tempo che i polpi avevano raggiunto il numero di 8 braccia attraverso l’eliminazione dei 2 filamenti del calamaro vampiro, e che questi filamenti sono tentacoli vestigiali. Tuttavia, tutti i vampiropodi fossili precedentemente riportati che conservano le appendici hanno solo 8 tentacoli, quindi questo fossile è probabilmente la prima conferma dell’idea che ancestralmente tutti i cefalopodi possedessero 10 tentacoli».
Due dei tentacoli del cefalopode sembrano essere stati più allungati rispetto agli altri 8 tentacoli e il suo corpo a forma di siluro ricorda i calamari di oggi. Al fossile è stato dato il nome di Syllipsimopodi bideni che deriva dalla parola greca “syllípsimos” per “prensile” e “pódi” per “piede”, perché questo è il più antico cefalopode conosciuto a sviluppare ventose, consentendo ali tentacoli, che sono modificazioni del piede del mollusco, di afferrare meglio le prede e altri oggetti. “Bideni” è in onore del Presidente degli Stati Uniti in carica: Joseph R. Biden.
Secondo Landman «Syllipsimopodi potrebbe aver riempito una nicchia più simile a quella dei calamari esistenti, un predatore acquatico di livello medio. Non è inconcepibile che possa aver usato i sui tentacoli pieni di ventose per estrarre piccoli ammonoidi dai loro gusci o avventurarsi più a terra per predare brachiopodi, bivalvi o altri animali marini con il guscio».
Sulla base dell’età, delle caratteristiche e della posizione filogenetica, il fossile sfida le tesi predominanti sull’origine dei vampiropodi e gli autori dello studio propongono un nuovo modello per l’evoluzione dei coleidi (cefalopodi con guscio interno).
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.