E 'riportata una lunga e fitta lista alfabetica di autori antichi e tardo antichi, ciascuno seguito da una serie di riferimenti numerici.
Si tratta di uno scritto del giovanissimo Leopardi, assiduo frequentatore della biblioteca paterna,che realizza un capillare spoglio dell'Opera omnia di Giuliano imperatore.
"Un'emozione fortissima, si conferma un genio assoluto", è ciò che i ricercatori Marcello Andria e Paola Zito hanno commentato dopo la scoperta avvenuta tra le carte leopardiane conservate nel capoluogo partenopeo.
Alla morte del famoso poeta avvenuta nel 1837, tutti i suoi scritti furono lasciati, secondo la sua volontà, all'amico napoletano Antonio Ranieri, che li custodì per oltre cinquant'anni. Successivamente finirono per lascito testamentario alla Biblioteca nazionale di Napoli.
Tweet |
Sono presenti 0 commenti
Inserisci un commento
Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.