martedì, febbraio 24, 2015
Parrocchie povere alla periferia di Marsiglia, ma cariche di un’umanità che sa aprirsi ad ogni cultura. Nel giorno di un addio, come sempre, si ritrova il senso del proprio cammino…
di Renato Zilio
Le Canet, «il canneto» forse per le sue origini, è un quartiere per povera gente della periferia di Marseille. Fa parte dei quartieri nord della città ben conosciuti per povertà, concentrazione urbana, grandi casermoni come «la Marine», disoccupazione, a volte delinquenza. La parrocchia è frequentata da un pugno di cristiani, immersi come sono in una marea di musulmani o di non credenti. La presenza in parrocchia è padre Marcello, missionario scalabriniano, vivace ottantenne di Valdagno, nel vicentino
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martedì, febbraio 17, 2015
Incontro con la storica comunità protestante di uno straordinario e attivo porto di mare del Mediterraneo.
di Renato Zilio
Anne Faisandier, pasteur della comunità protestante in rue Grignan, nel cuore della città accanto al vieux port, ci accoglie con un fare sorridente, familiare. Dirige la comunità da pochi mesi. Il tempio è una bella costruzione di carattere neoclassico dalle linee asciutte, a pianta basilicale. Il nostro gruppo di cattolici dell’unità pastorale della Belle de Mai si guarda attorno quasi spaesato, ma non troppo. L’accoglienza protestante è disarmante. Si annuncia articolata in tre tempi : una breve spiegazione della struttura e della storia protestante, un incontro con la pastora e infine un caffé conviviale. C’est parfait!
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lunedì, febbraio 02, 2015
Originale modo di vivere la festa della Candelora, festa della luce e presentazione di Cristo al tempio, in una città multireligiosa come Marsiglia
di Renato Zilio
La Candelora a Marsiglia è sempre una novità e una tradizione. Ha il sapore del mare, come tutta la città. Il 2 febbraio, infatti, raccoglie alle prime luci dell’alba una folla impressionante sulle rive del vieux port, l’antico porto, nel cuore della metropoli. Il freddo è tagliente, l’aria di mare penetrante. Arrivano intanto, scendendo dalla basilica di saint Victor un gruppo di giovani, con delle torce accese, portando una preziosa statua di Madonna del XIII secolo, chiamata « Vierge de la confession » per la testimonianza, cioè la confessione dei martiri
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mercoledì, gennaio 28, 2015
Marsiglia, vita e cuore di una città di migranti
«Le vieux port », il vecchio porto a Marsiglia è un’icona della città. Anzi, il suo cuore pulsante. Dove turisti, gente del posto, ristorantini, bancherelle di sapone-di-marsiglia e di lavanda si godono un bel sole mediterraneo. Anche a fine gennaio. Dove si gode un va-e-vieni di una miriade di barche o pescherecci. O all’alba, i pescatori, il pesce fresco e i soliti clienti mattinieri. Seicento anni prima di Cristo accostava qui qualche imbarcazione greca
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giovedì, gennaio 15, 2015
«Prima di giudicare, ricordati del tuo ultimo sbaglio».
di Renato Zilio
Campeggia in grande, insieme ad altre scritte in tamul o in inglese, sul muro esterno della scuola protestante al centro di Madras. Così, altre scritte in altri muri della città. La sapienza antica dei veda riprende forma ed emerge continuamente nella cultura dell’India. La gente in auto, in risciò o a piedi vi passa accanto come un fiume in piena tra clacson continui, gettandovi un occhio. In questa metropoli tutte le strade, in fondo, hanno lo stesso sapore : un’umanità che cammina, si muove, avanza, in una confusione apparente. Povertà e ricchezza si sfiorano
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martedì, dicembre 09, 2014
Vivo da tre mesi a Marsiglia, nel terzo arrondissement, vicino alla stazione.
di Renato Zilio
È considerato il quartiere più povero d’Europa. Un pezzo d’Africa del nord, incastonato in terra francese. Ci si ritrova immersi nel clima del Maghreb, di gente d’Algeria, del Marocco, della Tunisia o anche delle isole Comore… Gente che trovi e incontri ad ogni angolo. Stessi modi di frequentare i bar a piccoli clan, stessi mercati con la merce distesa per terra, negozi halal, banchi improvvisati di frutta secca e datteri… tutto come se si fosse dall’altra parte del Mediterraneo
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domenica, aprile 13, 2014
La diocesi di Our Lady of Walsingham, invisibile e reale, allo stesso tempo, si estende in tutta l'Inghilterra, accompagnando gli anglicani nella Chiesa cattolica
di Renato Zilio
Walsingham. Un villaggio inglese di quasi mille abitanti, nella verdissima zona del Norfolk, ad est della Gran Bretagna, a pochi passi dal mare. Un santuario medievale alla Vergine, famoso per secoli per i suoi incessanti pellegrinaggi da tutta l’Inghilterra. In seguito, i santuari sono diventati due: quello anglicano al centro del villaggio, il cattolico, invece, in aperta campagna a poche miglia. I nostri italiani, un tempo, arrivando al villaggio dopo un lungo viaggio, facevano spesso le loro devozioni e accendevano un lume in quello protestante... salvo, poi, accorgersene con dispetto, troppo tardi! Quello cattolico, invece, è cresciuto attorno alla Slipper Chapel, una suggestiva, esigua “cappella delle ciabatte” del 14.mo secolo, dove i pellegrini lasciavano le loro calzature per fare gli ultimi passi fino al santuario, a piedi scalzi
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giovedì, gennaio 30, 2014
Incontri e manuale di orientamento per giovani all'estero
a cura di Renato Zilio
Sono sempre più numerosi i giovani italiani che si trasferiscono in Inghilterra e nel Galles, specialmente a Londra, con l’intento di effettuare un’esperienza professionale linguistico-lavorativa oppure alla ricerca di nuove opportunità di impiego rispetto a quelle attualmente offerte dal mercato del lavoro dell’Europa continentale.
L’esperienza del Consolato a Londra conferma che spesso questi giovani connazionali arrivano nel Paese senza una conoscenza della realtà locale
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domenica, dicembre 08, 2013
Londra: giovani italiani che arrivano e che partono, in una nuova emigrazione di massa
di Renato Zilio
“Italy is my country, London my town!”. L’Italia è il mio paese, Londra la mia città. Giuliana me lo lancia di getto, con sorprendente entusiasmo giovanile. Come i tantissimi giovani che arrivano a Londra, ecco una vita che si sta costruendo su due sponde. Di ritorno da un breve weekend in Italia: “Com’è la gente laggiù?”, provo a chiederle. “Triste, scura, preoccupata... da far paura!”
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mercoledì, novembre 27, 2013
L’anniversario di nascita di una Congregazione religiosa festeggiato da un popolo di migranti di differente lingua e cultura. A Londra
di Renato Zilio
“È fantastico: mettere insieme capra e cavoli!”. Maria D’Apollo, proveniente dalla terra avellinese, ma a Londra da una vita, la definisce così, da buon spirito popolare. Più elegantemente Angi, filippina, vi dirà: “Ma questo è il Regno di Dio!”, guardandosi attorno tra gente differente e festante con tavole imbandite di ogni bendidio. Un’altra vi commenterà sorridendo: “Nice, three communities, all together!”. Sì, è la nostra festa annuale
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domenica, novembre 17, 2013
Sguardo di compassione per un paese che va alla deriva. Quello di un missionario.
di Renato Zilio
La cupa impressione del Titanic e del suo triste destino: vista dalla terra inglese - con uno sguardo esterno ma che favorisce la sintesi - la nostra patria offre sempre più questa impressione. Un grande Paese, pur con enormi risorse e potenzialità, che fa acqua da ogni parte. Sembra di trovarsi di fronte a tutto un sistema che stia cedendo... Non è solo il lavoro che manca, manca anche la spinta della fiducia in un avvenire, del coraggio, dei valori, di una visione che mobiliti le energie. Perfino la consapevolezza della gravità del momento. Si gioca in politica ancora come se si fosse in guerra: gli uni contro gli altri. E i problemi restano
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domenica, novembre 10, 2013
Genitori alla scoperta del nuovo campo di emigrazione della figlia
di Renato Zilio
“Ne siamo orgogliosi, sì orgogliosi!”: la mamma di Laura lo dice come in un grido. Con veemenza ne sottolinea l’aggettivo. L’orgoglio, l’onore, fanno parte dei cromosomi della gente siciliana. Qui lo si sente, a giusta ragione, in una persona pur calma come una convinzione forte. Per una figlia che è partita dal Sud e - nonostante ami una terra che le manca
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sabato, novembre 02, 2013
Originale e fraterno incontro di ottobre missionario alla Missione Slovacca a Londra
di Renato Zilio
A Londra non è passato inosservato l’Ottobre missionario alla Missione Slovacca. Ne hanno fatto una festa, una giornata grandiosa. Non facile da dimenticare. “Mission” era il titolo dell’incontro, dei depliants, del programma, delle teeshirts e dell’accoglienza sorridente degli stewards... Tutto è missione, invio al mondo. Già davanti alla Westminster Cathedral, di buon mattino, gli organizzatori slovacchi aspettavano in costume tipico per indirizzare le centinaia di persone verso il luogo di ritrovo. L’occasione quest’anno non nascondeva la sua importanza: il 1150.mo anniversario dei Santi Cirillo e Metodio
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giovedì, ottobre 10, 2013
Ai tempi di Papa Francesco un'iniziativa interreligiosa originale a Londra per conoscere l'altro e condividerne la spiritualità
di Renato Zilio
Giuseppe, cinquantenne calabrese, a Londra ormai da più di vent’anni come pittore, tra i suoi tanti impieghi, mi fa sorpreso: “Ma che bella cosa che in fondo si venga a conoscere come gli altri cercano e vivono Dio!”. Ha saputo della marcia interreligiosa di sabato scorso. I leaders religiosi del quartiere di Lambeth (Londra sud) - musulmani, anglicani, ebrei, hindu, buddisti ed alcuni loro fedeli, una cinquantina di persone in tutto – sono piombati al mattino al Centro Scalabrini: era per conoscere il senso della nostra azione, il perchè della nostra presenza qui. Privilegio impagabile. Quello di poter spiegare la passione per i migranti di Giovanni Battista Scalabrini alle religioni della terra
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mercoledì, agosto 28, 2013
Take care, ovvero modi diversi di vivere il rapporto con l’altro nella società di oggi
di Renato Zilio
Due semplici parole. Con queste in terra inglese si termina a volte un incontro o un saluto. Un augurio che scivola via svelto, in punta di piedi, ma va dritto al cuore. Take care! (Prenditi cura di te). “Sapessi quanto mi piace sentirmi salutare così...” vi dirà Francesco, a Londra ormai da tre anni. Se fatto poi da una donna, sembra il saluto della mamma prima di partire... Quasi un’invisibile, lunga presenza protettrice. Abbi cura di te
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