«Sicuramente il Sud Italia è particolarmente vulnerabile ma ormai anche il Centro è coinvolto»
GreenReport - Lo slogan che le Nazioni Unite hanno lanciato in occasione della Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione, celebrata ieri in tutto il mondo, è “La terra ha un valore reale, investi su di lei”. Si tratta dell’occasione giusta per riflettere se in Italia lo stiamo facendo davvero, in primis per il nostro bene: lottare contro la desertificazione significa lottare per l’approvvigionamento di cibo e acqua, per la tutela della biodiversità e per la sicurezza delle popolazioni minacciate dal progressivo inaridimento e degrado del suolo.
Un tema che – com’è evidente – travalica i confini del problema “ambientale”, tanto che al momento è all’esame della Corte dei conti europea: come già spiegato su queste pagine, gli auditor della Corte stanno al momento appurando se il rischio di desertificazione nell’Ue sia affrontato in maniera efficace ed efficiente, e la pubblicazione della relazione è prevista per la fine del 2018... (continua)
Un nuovo studio scopre un legame preoccupante tra il cambiamento climatico, il Sahara e la foresta pluviale amazzonica.
GreenReport - Secondo l’articolo “Future Decline of African Dust: Insights from the Recent Past and Paleo-records” pre-pubblicato su arXiv da un team dell’Earth Sciences Division del Nasa Goddard Space Flight Center e del Joint Center for Earth Systems Technologydell’università del Maryland (Tianle Yuan, Hongbin Yu, Mian Chin, Lorraine Remer), il riscaldamento globale può ridurre la quantità di sabbia che viene introdotta nell’atmosfera terrestre dal deserto del Sahara fino a 100 milioni di tonnellate all’anno, “affamando” la foresta pluviale amazzonica che ha bisogno di quei nutrienti e facendo alzare le temperature nell’Atlantico settentrionale. L’aumento delle temperature significherà meno vento e quindi meno sabbia.
I ricercatori scrivono che «La sabbia africana mostra una forte variabilità su una serie di scale temporali. Qui mostriamo che l’Iinterhemispheric contrast in Atlantic SST (Icas) porta alla variabilità della sabbia africana su scale temporali interannuali... (continua)
Il ghiaccio marino o banchisa di ghiaccio è un elemento fondamentale del sistema climatico e il suo ciclo stagionale influenza la dinamica globale del clima a causa della sua interazione con l'albedo planetario, la circolazione atmosferica e oceanica oltre ad essere un essenziale componente dell’ecosistema marino polare.
CNR - I meccanismi che guidano la variabilità del ghiaccio marino a causa delle forzanti ambientali
naturali ed antropiche sono ancora poco compresi.
La ricerca pubblicata sulla rivista Nature Communications ha, per la prima volta, spiegato i processi ambientali che hanno guidato la variabilità del ghiaccio marino e la presenza dei pinguini e degli elefanti marini durante gli ultimi 10 mila anni nel Mare di Ross in Antartide... (continua)
Anche se il Mediterraneo non è comunemente zona di tornado violenti, quelli che si verificheranno avranno una intensità sempre maggiore a causa dell’aumento della temperatura del mare.
C.N.R. - È la conclusione alla quale sono giunti i ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche degli Istituti di scienze dell’atmosfera e del clima (Isac-Cnr) e sull’inquinamento atmosferico (Iia-Cnr) con un lavoro pubblicato sulla rivista Scientific Reports.
“Per studiare il fenomeno dei tornado in Italia siamo partiti dall’evento che colpì Taranto nel novembre del 2012, causando un morto e danni per 60 milioni di euro”, spiega Mario Marcello Miglietta, ricercatore Isac-Cnr e primo autore dell’articolo.
“Abbiamo applicato un modello meteorologico ad alta risoluzione che è stato in grado di riprodurre correttamente il percorso della cella temporalesca dotata di moto vorticoso (supercella) da cui si è formato il fenomeno, la tempistica, e la variazione della sua intensità”... (continua)
Trump potrebbe congelare le trattative internazionali sul clima
GreenReport - L’elezione di Donald Trump, da sempre scettico sul cambiamento climatico scettico, a presidente degli Stati Uniti d’America potrebbe consegnare la leadership della lotta internazionale contro il riscaldamento globale, assunta nell’ultimo anno da Barack Obama, a un nuovo improbabile campione climatico mondiale: la Cina, maggior inquinatore del pianeta insieme agli Usa e bestia nera economica di Trump
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Il giorno dopo l’elezione del magnate repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti si moltiplicano analisi e commenti sul destino delle fonti rinnovabili in America. Saranno schiacciate da una rinascita fossile o troveranno spazio per continuare a crescere? Ecco qualche considerazione.
Nel 2016 la seconda più bassa estensione media del minimo del ghiaccio marino
GreenReport - Nel 2016 il ghiaccio marino artico ha continuato nella sua spirale verso la disintegrazione, sciogliendosi e assottigliandosi a causa del riscaldamento globale. Per i rompighiaccio è sempre più facile raggiungere il Polo Nord e anche la calotta glaciale che copre la Groenlandia si sta sciogliendo a ritmi sempre più accelerati.
La settimana scorsa si sono disintegrate in un solo giorno 46.000 miglia quadrate di ghiaccio marino artico, un’area grande quanto l’Inghilterra e il triplo del normale tasso di scioglimento alla fine della stagione estiva
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La fusione delle banchise antartiche rallenta la formazione delle correnti oceaniche che regolano le temperature globali.
Green Report - Grazie agli elefanti marini è possibile capire come lo scioglimento del ghiaccio antartico interessa gli oceani.
Lo studio “The suppression of Antarctic bottom water formation by melting ice shelves in Prydz Bay”, pubblicato su Nature Communications da un team di scienziati australiani, danesi, svedesi, giapponesi e cinesi, è davvero sorprendente: spiega come utilizzare animali giganteschi e non proprio amichevoli per studiare ambienti dove per l’uomo è proibitivo spingersi
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Secondo il Global Footprint Network, che misura la domanda e l’offerta di risorse naturali e di servizi ecologici, da giorni viviamo oltre il limite, aumentando il nostro debito ecologico ed accumulando anidride carbonica nell'atmosfera.
Lo scorso 8 Agosto è stato l'Earth Overshoot Day, il giorno in cui l’umanità ha esaurito il suo budget ecologico annuale. Ad annunciarlo è il Global Footprint Network che, in collaborazione con il think tank New Economics Foundation (Nef), stima la data annuale in cui il consumo di risorse naturali supera la capacità rigenerativa del pianeta, ovvero il momento dell’anno in cui iniziamo a vivere oltre le nostre possibilità... (continua)
Lo scioglimento dei ghiacciai ha raggiunto livelli “allarmanti”. Governo ed esercito impegnati sulle rive del lago Imja Tsho, il più alto al mondo, che minaccia la sopravvivenza di accampamenti e villaggi. L’obiettivo è aprire un canale per lo scorrimento controllato delle acque. Il premier annuncia politiche di sviluppo sostenibile. Ma gli ambientalisti chiedono maggiore impegno.
di Christopher Sharma
Kathmandu(AsiaNews) - Cambiamenti climatici, surriscaldamento globale e scioglimento dei ghiacciai hanno causato un innalzamento a livelli ormai preoccupanti delle acque dei laghi montani in Nepal, in particolare sulle pendici del monte Everest. Governo ed esercito hanno concentrato le loro attenzioni attorno al lago Imja Tsho, il più alto al mondo, che minaccia la vita e la sopravvivenza di decine di accampamenti e villaggi nelle aree sottostanti... (continua)
Pssi aventi per la salvaguardia del creato con l'allargamento dei paesi firmatari dell'accordo mondiale sul clima.
Le Nazioni Unite hanno annunciato che 155 Paesi firmeranno la prossima settimana l'accordo sul clima siglato lo scorso dicembre a Parigi. La firma avverrà durante una cerimonia, il prossimo 22 aprile nella sede Onu di New York in cui si attendono 60 capi di Stato e di governo. Nella storia dell' Onu non era mai stato raggiunto un numero così elevato di Paesi pronti a firmare una convenzione internazionale. ... (continua)
Riscaldamento più accelerato: colpa di El Niño ma soprattutto del consumo di combustibili fossili.
GreenReport - La Nasa dice che il febbraio 2016 è stato il più caldo mai registrato al mondo. E’ stato così caldo che in gran parte dell’Artico le temperature superavano di 10 gradi centigradi la media e che ha fatto registrare la più bassa estensione di ghiaccio marino artico, la cui superficie è rimasta praticamente invariata in un mese che di solito ne segna una forte crescita... (continua)
Tre quarti dei decessi legati a clima e cibo avverranno in Cina e India, ma ci sono rischi anche per Europa e Italia.
Green Report - Secondo lo studio “Global and regional health effects of future food production under climate change: a modelling study”, pubblicato su The Lancet da un team di ricercatori dell’Oxford Martin Programme on the Future of Food e dell’ International Food Policy Research Institute (IFPRI) « Entro il nel 2050, iI cambiamenti climatici potrebbero uccidere più di 500.000 adulti in tutto il mondo, a causa di cambiamenti nelle diete e della riduzione del peso corporeo e della produttività delle colture»... (continua)
Riscaldamento globale: il 2015 è l’anno più caldo mai registrato sulla Terra (VIDEO). Conferma da Noaa e Nasa. Il 2016 sarà peggio?
GreenReport - Secondo la National oceanic and atmpspheric administation (Noaa) e la Nasa, il 2015 è stato di gran lunga l’anno più caldo mai registrato a livello globale e l’ultimo “Global Summary Information – December 2015” della Noaa dice esplicitamente che «Il 2015 è l’anno più caldo della Terra, con il margine più largo mai registrato» e che l’anno appena passato a ha messo le basi perché quel record possa essere battuto dal 2016... (continua)
L’ecologia integrale diventi un nuovo paradigma di giustizia, perché la natura non è una “mera cornice” della vita umana: questo il cuore della seconda Enciclica di Papa Francesco, “Laudato si’ sulla cura della casa comune”, pubblicata oggi.
Radio Vaticana - Il documento prende il titolo dall’invocazione di San Francesco d’Assisi nel
“Cantico delle creature”. Suddivisa in sei capitoli, l’Enciclica raccoglie, in un’ottica di collegialità, anche diverse riflessioni delle Conferenze episcopali del mondo e si conclude con due preghiere, una interreligiosa ed una cristiana, per la salvaguardia del Creato. Il servizio di Isabella Piro:
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L’Agenzia meteorologica del Giappone anticipa dati ancora non resi noti dalla Nasa. Generalmente, il fenomeno climatico porta a nuovi record di temperatura: sembrano in arrivo mesi roventi.
GreenReport - Alle porte di un’estate che si annuncia torrida, l’Agenzia meteorologica del Giappone (Jma) ha comunicato che il periodo marzo – maggio 2014 è stato il più caldo negli ultimi 120 anni. Secondo i dati Jma «l’anomalia stagionale della temperatura media globale superficiale – cioè la media della temperatura dell’aria in prossimità della superficie sopra la terra e l’SST - in primavera (marzo-maggio) 2014 è stata di 0,28 gradi centigradi al di sopra della media 1981-2010 (+0.69°C sopra la media del XX secolo), ed è stata la più calda dal 1891. Su una scala più ampia, le temperature medie globali sono salite ad un tasso di circa 0.75°C per secolo»... (continua)
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