Conoe: «Ogni goccia di olio esausto che non viene rigenerato e trasformato in biodiesel è un danno ambientale e economico doppio»
GreenReport - L’olio vegetale esausto, se rigenerato, si trasforma in
biodiesel con un evidente vantaggio per l’ambiente e per la bilancia energetica nazionale, attualmente sotto forte pressione. Ma non si tratta affatto di una destinazione scontata, anzi: anche in questo settore sta crescendo il
mercato illegale, un allarme lanciato oggi con forza dal Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali ed animali esausti (Conoe).
Gli oli vegetali esausti sono diventati infatti una merce preziosa sul mercato dei rifiuti, tanto che anche la criminalità organizzata, da sempre attiva in questo business, ci ha messo gli occhi e le mani sopra. Lo dimostrano i sempre più numerosi fatti di cronaca che raccontano di inchieste della magistratura in tutta la Penisola, dove esponenti di note famiglie criminali sono attivi nel racket degli oli esausti: questo rifiuto, che oggi ha un valore economico più elevato, è sempre più spesso oggetto di furti o estorsioni.
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