mercoledì, giugno 12, 2013
Si chiamerebbe John Robertson e oggi avrebbe 76 anni, ma durante la guerra del Vietnam era un giovane soldato mandato dall’America a combattere per la patria. Peccato che non sia più tornato indietro e che non abbia mai dato sue notizie, almeno fino ad oggi, perché il regista Michael Jorgenson potrebbe averlo ritrovato dopo 44 anni di “latitanza”
di Ilaria Sulla
All’inizio degli anni ’60 iniziò la famosissima guerra del Vietnam, prima e unica guerra mandata quasi integralmente in onda dalla televisione. Il sangue e le atroci sofferenze prodotte dal conflitto passarono sotto gli occhi di tutti, tanto da innescare la riluttanza della popolazione ed il sorgere di gruppi pacifisti, ma questa “chiarezza” informativa non impedì di dimenticare qualcosa (o qualcuno) a guerra finita. Sarebbe questo il caso di John Robertson, un soldato americano mai più tornato
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mercoledì, giugno 05, 2013
Prima le Quirinarie, poi l’espulsione degli “infedeli” e adesso il sondaggio sulle televisioni faziose: che Grillo comunichi con i suoi elettori principalmente tramite il blog non è mai stato un mistero. I misteri sono ben altri, e chissà se sarà possibile svelarli…
di Ilaria Sulla
La battaglia di Beppe Grillo contro il giornalismo italiano si protrae da diverso tempo, e anziché risolversi si inasprisce giorno dopo giorno. Sembrano lontani (ma sono passati solo pochi mesi) i tempi in cui svolgeva la sua campagna elettorale sui palchetti al centro delle piazze, come quando la televisione ancora non esisteva. Oggi la televisione esiste, e il giornalismo è anche questo. Ma il contatto giornalismo-Grillo, qualsiasi sia il mezzo, è tutto fuorché facile.
A breve si chiuderà il sondaggio che intende assegnare il “microfono di legno” alla rete più faziosa
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mercoledì, giugno 05, 2013
Don Tommaso è un prete che vive a Cosenza, nella parrocchia di San Michele Arcangelo. Circa 500 i fedeli della parrocchia, ma più di 4500 i suoi followers su Twitter. Usare i social network per portare la Parola è uno degli obbiettivi della Chiesa, come dimostra l’iscrizione del Papa su Twitter). Abbiamo intervistato don Tommaso per conoscere il suo punto di vista sui social network e non solo.
di Ilaria Sulla
D - Don Tommaso, lei ha scelto di portare la Parola di Cristo, oltre che nella vita reale, anche nel mondo virtuale. Visti i followers che vanta su Twitter, direi che numericamente i risultati sono positivi. Ma poi ha trovato nei fatti delle persone pronte ad accogliere davvero la Parola?
R - Io ho scelto di stare su Twitter e il mio obbiettivo era e resta divertirmi mostrando quello che sono,quindi anche il Vangelo. Non mi sono mai preoccupato di avere più follower altrimenti avrei utilizzato i tanti metodi e le strategie possibili per raggiungerne di più... (continua)
mercoledì, maggio 29, 2013
E’ morta questa mattina a Milano Franca Rame, che nella sua vita fu attrice, drammaturga, femminista e politica, ma soprattutto una donna dal grandissimo coraggio.
di Ilaria Sulla
Franca Rame non è stata solo un’attrice, ma molto altro: prima di tutto una donna, una madre, poi una drammaturga, una femminista e perfino una politica. Anche se spesso si associa il suo nome a quello del marito, il noto Dario Fo, Franca era figlia d’arte (l’intera famiglia lavorava nel teatro delle marionette dal 1600). Questo spiega perché la donna divenne attrice praticamente prima di poter capire cosa significasse: per esempio, da subito venne impiegata in ruoli da neonata nelle commedie familiari
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mercoledì, maggio 29, 2013
Il fenomeno slot-machines è, come ormai noto, uno dei più inquietanti della nostra società, non solo per i problemi di salute che ne derivano, ma anche per il giro economico e spesso criminale che c’è dietro. Finalmente una campagna pubblicitaria tenta di fermare il fenomeno dilagante (qui il video).
Torniamo a parlare del fenomeno delle slot machines, quelle macchinette da cui ormai dipende un grandissimo numero di italiani che, nonostante i problemi economici, sperpera tutto lo stipendio per vani sogni di gloria. Come ha detto Roberto Saviano durante il suo intervento nella trasmissione “Zeta” di Gad Lerner, la criminalità organizzata muove “un giro di 80 miliardi all’anno” grazie alle slot machines. Milano risulta essere una delle città più in pericolo, in quanto ospita una sala slot praticamente ad ogni angolo di strada, con conseguente aumento esponenziale dei malati di gioco d’azzardo. I politici hanno allora deciso di lanciare una campagna pubblicitaria
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mercoledì, maggio 29, 2013
A causa della crisi economica molti si privano, spesso obbligati dai debiti, delle cose più preziose che hanno e che quasi sempre conservano un valore affettivo. Si dice che chi vende il suo oro sia arrivato davvero all'ultima spiaggia, e non c'è da sorprendersi se il fenomeno negli ultimi anni ha raggiunto percentuali di richiesta a dir poco esorbitanti
di Ilaria Sulla
Secondo i dati dell’Eurispes, nel 2012 il 28,5% degli italiani si è rivolto almeno una volta ai famosi “compro-oro” rispetto all'8,5% dell’anno precedente. Purtroppo le attività che offrono questo tipo di servizio non sono sempre a norma e infatti, come sostengono l’Associazione Italiana Responsabili Antiriciclaggio e l’Associazione Nazionale Operatori Professionali Oro, “l’assenza di una normativa ben articolata permette a chiunque, in poco tempo, di diventare titolare di un compro-oro. Su oltre 20.000 attività, nella data del censimento eseguito nel 2011 soltanto 346 erano registrate all’Albo Professionale Oro della Banca d’Italia”
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