giovedì, febbraio 01, 2018
Interpol: 50 miliziani dell’ISIS sbarcati in Italia nel 2017
L’Italia finora è stata risparmiata dagli attacchi terroristici di matrice jihadista, ma un articolo del Guardian svela che il nostro paese ha ospitato e sta probabilmente ospitando potenziali attentatori.
WSI - Negli ultimi mesi l’Interpol ha infatti stilato una lista di 50 persone sospettate di essere militanti dello Stato Islamico (ISIS) arrivate in Italia spacciandosi per migranti.
Le persone presenti sulla lista, di cui quattro note alle agenzie di sicurezza europee, sarebbero tutte di origine tunisina e sarebbero arrivate in Italia fra il luglio e l’ottobre del 2017, vale a dire il periodo che ha visto la ripresa degli arrivi dalla Tunisia. Uno dei sospetti potrebbe aver superato la frontiera italo-francese per raggiungere Gard, nella regione francese dell’Occitania.
I sospetti affiliati all’ISIS, secondo un’inchiesta del Guardian, sarebbero arrivati con mezzi propri sul litorale di Agrigento con delle imbarcazioni differenti dai barconi che invece arrivano di solito dalla Libia. Il procuratore agrigentino Vella ha fatto sapere che si tratta di barche piccole, che offrono migliori condizioni rispetto ai “barconi” in arrivo dalle coste libiche... (continua)
WSI - Negli ultimi mesi l’Interpol ha infatti stilato una lista di 50 persone sospettate di essere militanti dello Stato Islamico (ISIS) arrivate in Italia spacciandosi per migranti.
Le persone presenti sulla lista, di cui quattro note alle agenzie di sicurezza europee, sarebbero tutte di origine tunisina e sarebbero arrivate in Italia fra il luglio e l’ottobre del 2017, vale a dire il periodo che ha visto la ripresa degli arrivi dalla Tunisia. Uno dei sospetti potrebbe aver superato la frontiera italo-francese per raggiungere Gard, nella regione francese dell’Occitania.
I sospetti affiliati all’ISIS, secondo un’inchiesta del Guardian, sarebbero arrivati con mezzi propri sul litorale di Agrigento con delle imbarcazioni differenti dai barconi che invece arrivano di solito dalla Libia. Il procuratore agrigentino Vella ha fatto sapere che si tratta di barche piccole, che offrono migliori condizioni rispetto ai “barconi” in arrivo dalle coste libiche... (continua)