martedì, marzo 19, 2013
Non abbiate paura della bontà e della tenerezza
Con grande semplicità all’omelia Papa Francesco ha preso spunto dalla figura di san Giuseppe di cui oggi ricorre la solennità ricordando pure che oggi è anche l’onomastico del suo predecessore Benedetto XVI.
di Monica Cardarelli
Soffermandosi sulla missione di Giuseppe che ha seguito la volontà di Dio espressa dal messaggio dell’Angelo, papa Francesco ha ricordato come Giuseppe abbia svolto la sua missione di custode, di Maria, di Gesù e, in quanto pastore della Chiesa universale, si tratta di una custodia che si estende all’intera comunità ecclesiale. Una custodia svolta nel silenzio, nel quotidiano, nella casa di Nazareth, nel laboratorio in cui insegnava a Gesù il suo mestiere, “con discrezione, umiltà, nel silenzio ma con una presenza costante e una fedeltà totale anche quando non comprende” nella “costante attenzione a Dio, aperto ai suoi segni, disponibile al suo progetto, non tanto al proprio"... (continua)
di Monica Cardarelli
Soffermandosi sulla missione di Giuseppe che ha seguito la volontà di Dio espressa dal messaggio dell’Angelo, papa Francesco ha ricordato come Giuseppe abbia svolto la sua missione di custode, di Maria, di Gesù e, in quanto pastore della Chiesa universale, si tratta di una custodia che si estende all’intera comunità ecclesiale. Una custodia svolta nel silenzio, nel quotidiano, nella casa di Nazareth, nel laboratorio in cui insegnava a Gesù il suo mestiere, “con discrezione, umiltà, nel silenzio ma con una presenza costante e una fedeltà totale anche quando non comprende” nella “costante attenzione a Dio, aperto ai suoi segni, disponibile al suo progetto, non tanto al proprio"... (continua)